Catanzaro, le pratiche performative allo stato dell'arte: H. E. R. nel concept "Les Viandes du Visible" presso l'ABA

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images Catanzaro, le pratiche performative allo stato dell'arte: H. E. R. nel concept "Les Viandes du Visible"  presso l'ABA
(Foto di Alessandro Tarantino, Antonio Aleo e Beatrice Canino)

  25 novembre 2025 10:13

di VITTORIO PIO  

E' stata una performance davvero molto intensa quella che ha visto presso  l'Accademia di Belle Arti come magnetica performer H.E.R, un'artista che sfugge a ogni recinto e classificazione, per il concept "Les Viandes du Visible" ad opera di Maurizio Gallella Mottola, la video arte di Antonio Aleo e la supervisione della docente Amelia Lasaponara, nell'ambito di "vocazione antididattica", una brillante serie di incontri, workshop e seminari, all’interno del Progetto PNRR “Performing”, di cui l’Accademia di Catanzaro è capofila. 

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Questo appuntamento dal taglio trasversale e avanguardista, ha costituito poi lo spunto iniziale per una session di domande e risposte da parte della curiosa platea di studenti, che ha seguito con la massima attenzione ogni dettaglio messo in scena, culminato con un concerto in cui si è ascoltato in lungo e in largo ciò che ha ispirato al meglio H.E.R, protagonista di una carriera piena di soddisfazioni e collaborazioni (da Franco Battiato a Teresa De Sio), per poi sviluppare un proprio percorso di ricerca che affonda a propri ispiratissimi materiali originali che le hanno consentito di affermarsi a Musicultura  qualche anno fa come a Bjork e Gino Paoli, laddove i suoni non hanno più barriere per trasformarsi in un veicolo meditativo ove il corpo (che resta il nostro primo spazio politico e poetico nelle intenzioni di chi ha elaborato il concept) e spirito, si ritrovano in una declinazione che non prevede conflitti. Una performance assoluta, il cui scopo non era quello di fornire risposte ma piuttosto di generare domande nella commistione di linguaggi, sonorità, pensieri che pulsano di una luce che pone nuove alternative alla mercificazione del corpo così tanto in voga nella decadenza sociale moderna. Più che legittima la sua soddisfazione: La provincia è ancora, per fortuna, un luogo re/attivo alla sperimentazione. Ringrazio tutti i presenti ed in particolare i ragazzi, che si sono rivelati assolutamente sensibili all'iniziativa, famelici  rispetto  al "nuovo". Per me ha rappresentato un'esperienza assolutamente positiva. L'Accademia è una realtà viva fatta di iniziative coraggiose coadiuvate da un corpo docenti e da un direttore splendido. A lei fa appunto eco Amelia Lasaponara: "Grazie alla volontà del nostro Direttore Virgilio Piccari, che ha sostenuto dal primo momento questa progettualità, abbiamo cercato di elaborare un percorso che si è concentrato sulle pratiche performative. Nell’incontro con l’artista H.E.R. che ha chiuso la nostra programmazione, il focus è stato quello di ridisegnare cos’è l’artista oggi, soprattutto grazie alla versatilità della nostra ospite. Innanzitutto competenza, sensibilità, cultura trasversale e senso critico. Una performance che ha utilizzato un vasto spettro dei linguaggi dell’arte, includendo un talk con gli studenti, proprio sul ruolo dell’artista nell’attuale momento storico. Ma proprio oggi non si può prescindere dalla pervicacia espressiva dei nuovi dispositivi di comunicazione digitale, che sono vere e proprie estensioni sensoriali e che ci rendono inconsapevolmente, protagonisti con i nostri corpi “quotidiani”. Il corpo è creativo, è sociale, è trasversale. Lo diventa come concetto di nuovo media contemporaneo."

L'ultima considerazione è duplice: la prima riguarda l'Accademia che costituisce uno dei tanti avamposti culturali rispetto ai quali la cittadinanza dovrebbe essere maggiormente vigile riguardo al suo fitto calendario di attività e poi ancora su H.E.R., che incarna il perfetto esempio di quel tipo di talento oggettivo che avrebbe meritato ancora più spazio e considerazione, ma siamo certi che la sua coerenza assoluta unita alla ferma volontà di non piegarsi a compromessi o a logiche più commerciali abbiano rappresentato per lei già una valida ricompensa sul suo cammino.


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