Catanzaro, l'ex assessore Mongiardo: "Cronaca di una debacle annunciata"

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Marina Mongiardo
  24 febbraio 2025 16:28

di MARINA MONGIARDO*

Ho atteso qualche giorno sperando in una smentita o uno scatto d’orgoglio da parte dei Consiglieri comunali “di maggioranza” della città di Catanzaro e invece, sono state fatte passare sottotraccia le dichiarazioni, a mio parere gravi, che un Consigliere comunale di Azione ha rilasciato lo scorso giovedì sera, durante la trasmissione di un quotidiano locale online.

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Nel momento in cui l’Amministrazione è sorretta in maniera sempre più vistosamente trasversale, da destra a sinistra, non conviene proprio a nessuno puntare i riflettori su spinose questioni che riguardano la gestione amministrativa e politica del Comune, che hanno visto la complicità di soggetti differenti e che sono finite a danno della cittadinanza.

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Non conviene di certo soffermarsi, tanto più se si tratta del famigerato ritiro del Bando per il recupero dell’evasione IMU, il cui percorso si sta delineando esattamente per come era chiaro fin da subito e si sta avviando a conclusione (manca solo un ultimo tassello), nel mentre c’era chi tentava di mettere a tacere, a tratti anche con una certa violenza.

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Era noto che l’intervento sul rafforzamento del personale, per come programmato e posto a base della revoca del Bando, non poteva da solo essere sufficiente ad imprimere quella svolta significativa e necessaria alla lotta all’evasione tributaria. Solo successivamente, a seguito della maggiore disponibilità finanziaria derivante dal recupero dell’evasione, si sarebbe potuto intervenire con il rafforzamento significativo e specialistico dell’organico dei servizi tributari. E così, anche quest’anno il Collegio dei revisori richiama l’Amministrazione, in sede di approvazione del bilancio 2025-2027, al rafforzamento degli uffici tributari e a porre maggiore attenzione alle dinamiche di riscossione delle entrate.

Ciò che è emerso di nuovo nei giorni scorsi è che il gruppo Azione, dopo aver spinto con prepotenza per il ritiro del Bando dell’IMU, forte di un (quasi) ingresso nella maggioranza comunale e forte per aver “vagliato” alcune figure assessorili, ma soprattutto forte di godere dei benefici decisionali dello stare (quasi) nella maggioranza senza però compromettersi firmando atti, dopo aver abbandonato il Sindaco Fiorita in tempi record, accolla il fallimento della sua stessa operazione a dirigenti e personale del Comune. Questa volta sì, mortificandoli e screditandoli!

Già nelle scorse settimane, un altro Consigliere dello stesso gruppo aveva anticipato che loro non avrebbero di certo garantito sui risultati dell’operazione ma solo sulla teorica (a suo parere) bontà della stessa ed era quindi già chiaro l’intento pilatesco.

Di più, il Consigliere di Azione intervistato giovedì scorso ha addirittura dichiarato che, nel bilancio che sarà presentato in Consiglio a giorni, gli introiti provenienti dal recupero dell’IMU saranno inferiori rispetto a quelli dello scorso anno, praticamente una debacle.

Come si fa ancora a ritenere che un’azione amministrativa possa essere “teoricamente” positiva e completamente scollegata dai risultati, sulla base dei quali i cittadini-elettori dovranno giudicare?  

L’affermazione riportata che l’organizzazione del lavoro nell’Amministrazione sia “in itinere” preoccupa, inoltre, poiché potrebbe costituire un’anticipazione di quanto paventato pubblicamente da un Consigliere di opposizione e cioè l’elusione dell’evidenza pubblica a favore di un rafforzamento dell’attività della Società che già opera sui servizi informatici del Comune e quindi un affidamento diretto, esternalizzando un’attività senza bando pubblico ed eludendo un affidamento trasparente a soggetti altamente qualificati per lo scopo specifico.

E’ bene ribadire che, in base a motivazioni risibili, è stato ritirato un bando che avrebbe portato introiti non indifferenti nelle casse comunali e che avrebbe reso possibile al contempo un’operazione verità e trasparenza negli archivi dell’Ente per combattere la piaga dell’evasione fiscale.

Si smentisca quanto affermato dai Consiglieri di Azione, rendendo pubblici i risultati dell’attività di recupero dell’evasione IMU, nel caso contrario e soprattutto nell’ipotesi di stagnazione delle attività degli uffici, mi rivolgo soprattutto ai consiglieri del Partito Democratico affinché pensino al futuro di Catanzaro e dei suoi cittadini e procedano tempestivamente proponendo i provvedimenti necessari, già dal prossimo Consiglio, per rendere possibile e operante la ripubblicazione del bando ritirato.

*ex Assessore al bilancio e tributi del Comune di Catanzaro, militante del Partito Democratico

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