di LORENZO COSTA
Il senso di dolore e sconforto provato per l’ennesima giovane vittima che tragicamente ha perso la vita in un incidente al bivio del quartiere Aranceto di Catanzaro mi porta a fare una riflessione che coinvolge tutti gli amministratori, presenti e passati, sullo stato della viabilità della nostra Città. Il senso di colpa che mi assale, in qualità di ex amministratore, si riassume in questo tarlo che dall’altra sera non riesco a superare e cioè è stato fatto di tutto per rendere sicure strade cosi trafficate come Viale Magna Grecia, Viale Isonzo, Via Lucrezia della Valle, Viale Crotone solo per citare arterie che per quantità di incidenti, e purtroppo tanti mortali, se rapportati, superano di molto quelli della famigerata statale 106 ionica.
Martina Guzzi, la giovane ragazza che la sera del 28 maggio è volata in cielo in quel pericolosissimo incrocio sicuramente sarebbe ancora tra noi, per vivere i suoi sogni tragicamente interrotti a soli 25 anni, se solo fosse stata realizzata una semplice rotatoria per veicolare gli intensi flussi di traffico che si incrociano tra viale Magna Grecia con quelli del quartiere Aranceto e con la viabilità di collegamento con Giovino, che oggi rappresenta un’arteria insostituibile per non attraversare Catanzaro Lido. Ma c’è di più. Questo famigerato bivio fra poco sarà reso ancora più problematico per l’apertura della nuova viabilità prevista per l’accesso alla fermata Corvo della metropolitana, i cui lavori sono in una fase avanzata di esecuzione. Ed allora cosa bisogna aspettare? Che si ripeta quanto successo con il Bando di Recupero per la riqualificazione delle periferie urbane, di cui l’amministrazione passata e quella attuale, prima o poi dovranno spiegare che fine hanno fatto i fondi stanziati dal Governo che, oltre ad interventi imponenti di carattere sociale, infrastrutturale e sportivi, che avrebbero cambiato il volto dei quartieri, prevedeva la realizzazione di tre rotatorie, rispettivamente, all’altezza del bivio del Centro Commerciale le Fornaci, all’ingresso del quartiere Corvo e proprio quella dell’Aranceto. A queste si dovrà urgentemente aggiungere quella prevista tra la viabilità di via dei Conti Falluc e Viale Lucrezia della Valle che provoca file chilometriche per la presenza di un semaforo e l’entrata ed uscita da un centro commerciale a soli 50 metri di distanza.
Cosa si dovrà aspettare? L’ennesimo finanziamento a cui non dar seguito? L’ennesimo incidente mortale che porta solo a queste riflessioni? Con l’apertura della viabilità su Viale Magna Grecia dello svincolo della fermata Corvo della Metropolitana il conflitto tra i flussi veicolari in transito saranno moltiplicati per cui si ripropone con urgenza la necessità di realizzare ogni opera per mettere in sicurezza la viabilità ed anche l’attraversamento pedonale di Viale Magna Grecia, oggi impossibile.
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