Catanzaro, Lotta Studentesca e Casa Degrelle ricordano le vittime dei crimini partigiani

"Nella serata del 25 luglio, presso il parco Gaslini sito in località Catanzaro lido si è svolta la consueta spaghettata "anti-fascista" dell'ANPI. Stavolta però hanno degustato i loro bocconi in presenza dei nostri manifesti recanti la dicitura "IN MEMORIA DELLE VITTIME DEI CRIMINI DEI PARTIGIANI" e i visi dei fratelli Govoni, 7 fratelli tutti torturati e assassinati l’11 maggio 1945 a Pieve di Cento, nel bolognese, dai partigiani comunisti della 2a brigata Garibaldina "Paolo".

Lo riporta una nota di Lotta Studentesca e Casa Degrelle Catanzaro.

"Anni dopo, il partigiano Filippo Lanzoni disse con scherno alla madre dei sette fratelli uccisi Caterina Govoni, ancora alla ricerca del luogo in cui erano stati sepolti i figli: "Cercali con un cane da tartufi". Il fatto provocò la reazione di Cevolani che decise di fare i nomi che conosceva al maresciallo dei carabinieri di Pieve. Il maresciallo Vincenzo Masala raccolse tutte le prove e ulteriori testimonianze, così alla fine del 1949 denunciò alla magistratura i partigiani della brigata garibaldina "Paolo". Presto fu rintracciata la fossa in cui erano stati sepolti i corpi dei sequestrati insieme al fratello di Cevolani, ma le indagini proseguirono e si spostarono anche sul secondo eccidio, quello che aveva visto vittime i fratelli Govoni.

Ma se chiedete oggi agli studenti chi erano i fratelli Govoni, forse uno su mille saprà darvi la risposta, il contrario se invece chiedete chi erano i fratelli Cervi. Questo per ribadire che ancora oggi ci sono morti di serie A e morti di serie B e ancora oggi manca la pacificazione di quegli anni e ciò avviene per colpa degli eredi di quei partigiani che continuano a voler dividere la nostra Nazione".

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