
Con ricorso depositato qualche giorno addietro presso il Tribunale Sezione Lavoro di Catanzaro, il medico-dirigente dipendente dall’ASP di Catanzaro, Dott.ssa Mariella Settembrini Orlando, ha impugnato, con il patrocinio dell’avvocato Giuseppe Pitaro, il mancato riconoscimento, a suo favore, dell’indennità di retribuzione di risultato per gli anni 2023/2024.
Nei giorni scorsi, infatti, l’ASP di Catanzaro ha corrisposto ad alcuni medici la retribuzione di risultato per gli anni 2023/2024 lasciando “fuori” medici che ritengono di avere diritto a percepire tale indennità.
Nel caso specifico, la ricorrente lamenta di non avere mai ricevuto la scheda finale complessiva né alcuna comunicazione posta a base del mancato pagamento degli incentivi di produttività, per cui ella, ad oggi, non conosce nemmeno le ragioni logico-giuridiche del rifiuto di pagamento.
La ricorrente ha svolto, si legge nel ricorso, diligentemente e con profitto, n. 307 giornate lavorative nell’anno 2023 e n. 322 giornate lavorative nell’anno 2024, per cui rientrerebbe a pieno nelle previsioni di n. 151 giornate annuali contemplate negli atti deliberativi dell’ASP di Catanzaro.
Per tale ragione, non avendo mai la ricorrente ricevuto alcunché, pur avendone fatto richiesta, l’Avv. Giuseppe Pitaro ha richiesto al Tribunale l’acquisizione dell’intero fascicolo della ricorrente relativo alla valutazione effettuata dall’ASP in ordine alla sua performance individuale e alla quantità di servizio prestata, e la condanna dell’Asp al pagamento dell’indennità di risultato a favore della ricorrente.
Si attende, ora, che il Tribunale si pronunci.
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