«Marcello Capra non è solamente un grande virtuoso dello strumento ma è capace di infondergli il cuore o come direbbero gli americani, il soul, l’anima». Le parole di Renato Marengo e Michael Pergolani esprimono appieno la cifra artistica di Marcello Capra che, sabato 11 maggio, alle ore 18:30, al Museo del Rock di Catanzaro presenterà “Voyage”, il suo nuovo album insieme ad altri brani del suo repertorio.
Un ritorno quello del musicista torinese, che già nel 2022 aveva impressionato per le sue doti tecniche e per le good vibes create con la sua chitarra. E’ con questo strumento che mette in mostra un approccio stilistico personale, attraverso gli svariati approcci stilistici che vanno dagli arabeschi armonici degli arpeggi all’intricata fluidità del fingerpicking, dal virtuosismo percussivo del “tapping”, agli sperimentalismi “scrapping”.
Al Museo del Rock eseguirà alcuni brani di “Voyage”, un disco che esalta lo “stile Marcello Capra” e che lui ha dedicato alle quattro chitarre che da sempre sono state fedeli compagne della sua vita artistica vita artistica e vede, insieme alle sue Ovation, Grey Owl, Telecaster e Les Paul. A Catanzaro si esibirà con un altro suo “amore”, la Lizard costruita dal suo amico irlandese Clayton McCoy.
Non solo brani nuovi, ma anche del suo repertorio passato, saranno eseguiti da Capra, ognuno dei quali infonderà profonde emozioni e calore sonoro in un continuo crossover tra presente e passato; quasi un diario personale che racconta la sua vita di musicista iniziata negli anni Sessanta con il gruppo dei Flash e proseguita con i Procession.
E’ proprio con questa band che il musicista torinese si fa notare per un approccio creativo e nuovo nell’ambito del rock progressivo. Un percorso artistico che lo ha visto protagonista per un breve tempo, ma che non gli ha impedito di avere una costante ascesa. E’ nel 1978 che raggiunge l’apice della sua carriera con l’incisione del suo primo album solista, ‘Aria Mediterranea’, considerato in Italia uno dei più importanti album dedicati alla chitarra acustica.
Dal beat al rock progressivo, il suo stile è mutato nel corso degli anni fino alla esperienza con i Glad Tree, con i quali il suono, pur privo della ritmica, risulta potente; un mix di blues metropolitano e folk che caratterizza la voglia sempre viva di Marcello Capra di fare musica.
La sua esibizione al Museo del Rock, anticipata dalla presentazione di Piergiorgio Caruso, confermerà il suo talento e la capacità di creare dal vivo le stesse sensazioni espresse su disco. Un’occasione imperdibile per ascoltare nuovamente un grande artista e per conoscere più da vicino la sua musica.
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