Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata al sindaco di Catanzaro del dottor Mario Nicotera
di MARIO NICOTERA
Al sig. Sindaco di Catanzaro
Caro professore, così come ai colleghi che l’hanno preceduto, Le chiedo di rivolgere un pico di attenzione a questa mia doglianza.
Dopo la breve pausa natalizia sono riprese le multe alla mia autovettura con frequenza settimanale o bisettimanale, tanto da riempire un intero cassetto della mi scrivania. A riguardo, non ho nessuna remora a definire questo comportamento dei vigili un vero e proprio furto con destrezza. Perché? Il comportamento vessatorio di cui Lei ha la c.d. “ responsabilità oggettiva” (essendo l’ultimo e più importante anello della carena di comando!) è il risultato di scellerate decisioni delle varie amministrazioni che hanno ( per così dire) sulle spalle di noi cittadini che abitiamo (sfortunatamente) l’ultimo tratto di Corso Mazzini, inopinatamente precluso all’uso gratuito della sosta, così come avviene nelle città civili e parimenti, sul resto del Corso adibito ad uso esclusivo dei “ bottegai” che tengono in ostaggio i catanzaresi a riguardo dell’uso libero e continuativo della zona pedonale ( vedi Cosenza, Reggio, Soverato e tutte le altre città) senza offrire ai cittadini, perlopiù, quei prodotti di qualità che ci vediamo costretti a comprare altrove.
Venendo al punto, spiego di seguito le ragioni di quello che ho intesi definire un furto.
Anni fa furono commissionati: il parcheggio del Politeama, l’ascensore di Bellavista e il sottostante parcheggio, il ripristino della Funicolare. Orbene, questi “ monumenti-allo-spreco” di denaro pubblico fanno bella mostra di sé come strumenti inutilizzabili da un cittadino con me che aveva salutato con soddisfazione la fruizione di essi, pagandone il prezzo del mal e/ mancato funzionamenti( prendere un taxi al Politeama per raggiungere il posto di lavoro; girare tre, quattro volte e invano il percorso tra piazza Roma, via S. Francesco*- Bellavista, piazza Marconi** o, addiritura, via Italia e scesa Cavour , per ritornare sul Corso, fino ad essere esausti e rischiare un multa per non dar luogo ai propri impegni professionali o all’espletamento di impellenti bisogni fisiologici!
Mi si dirà che gll “ strumenti” su richiamati erano stati acquistati in buona fede, contando sulla loro efficienza, ma questo, almeno per uno, non corrisponde a verità. Infatti, l’assessore al lavori pubblici (quel gran signore che risponde al nome dell’ingegnere. Gianfranco Provenzano) mi confido’ - per l’amicizia di cui mi onorava- che si era dimesso per protesta sul mancato accoglimento dell’acquisto del parcheggio-Politeama. Perché lo riteneva inefficiente e inadatto, così come avevano fatto tutte le città cui era stato proposto per l’acquisto!
Non capisco, allora, le ragioni del perseverare negli errori che configurerebbero ( ça va sans dire) il reato di “incauto acquisto”, se non si potessero chiamare in causa altre ragioni come quelle di <>.
Come le altre volte, pagherò il prezzo della multa, sicuro che, almeno questa volta, il mio richiamo a una maggiore attenzione e/o ad una seria iniziativa per alleviare in qualche modo il disagio lamentato.
a S. Francesco in uno spazio in cui troneggia un divieto di sosta eternamente occupato da una stessa autovettura cui non è mai stato lasciato alcuno di quei foglietti che informano della multa elevata. Perché? Si tratta di alto funzionario di Stato, di un diversamente abile o di un prepotente e protetto abusivo?
piazza Marconi e’ indebitamente occupate negli stalli dedicati ai resi residenti con regolare pass ai finanzieri della vicina caserma, senza che ad alcuno di essi vena contestata alcuna contravvenzione .
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