Quattro computer, 3 decespugliatori, 56 avvitatori, varie matasse di ferro. E ancora: 8 pneumatici di automobili, 7 autocarri, due camion. Totale: oltre 100mila euro.
E' il resoconto del furto subito nei giorni scorsi dal Cementificio "Cal.Bi.In S.r.l", di Catanzaro, La struttura è stata posta sotto sequestro a maggio scorso nell'ambito dell'operazione "Coccodrillo" ed è affidata all'amministrazione giudiziaria. La zona sottoposta al furto non è dotata di sorveglianza anche se nelle vicinanze sono presenti. I carabinieri di Catanzaro Lido che hanno recepito la denuncia di Luciano Vitale, amministratore unico delle società "Consorzio stabile Genes", potranno partire da lì per andare a caccia dei rapinatori.
Il blitz è stato diretto dalla Dda di Catanzaro e condotta dal Gico della guardia di finanza del capoluogo di regione, che a marzo scorso ha evidenziato un quadro indiziario a carico di alcuni imprenditori catanzaresi, in ordine a plurimi reati di intestazione fittizia di beni, realizzati attraverso un sistema di società, formalmente intestate a terzi, e tuttavia dagli stessi controllate e gestite. Tutto questo, secondo gli inquirenti, allo scopo di sottrarre il proprio patrimonio aziendale all’adozione di prevedibili misure di prevenzione antimafia. Dalle indagini è nato un processo che sta prendendo forma in primo grado. Nel collegio difesa Enzo De Caro, Stefania Rani, Saverio Loiero, Francesco Gambardella, Piero Mancuso.
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