Catanzaro-Monterosi, Vivarini: "Ogni partita uno spettacolo, mi rammarica stia finendo"

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Vincenzo Vivarini
  16 marzo 2023 21:59

di FILIPPO COPPOLETTA

Non si aspettava l'aggressione alta e si complimenti con il Monterosi per la gestione della gara, per essersela venuta a giocare nonostante sapeva che ad attenderli ci sarebbe stata la capolista. Il tecnico del Catanzaro, Vincenzo Vivarini, si concentra sulla partita appena chiusa e trattiene l'entusiasmo che invece esplode sugli spalti del Ceravolo. 

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Il salto di serie è ormai vicinissimo. Il Crotone pareggia in trasferta mentre i giallorossi conquistano l'ennesimo trionfo casalingo con un sonoro 3-0 a discapito di un Monterosi lasciato solo dalla propria tifoseria. 

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Una buona partita quella condotta dalle Aquile. "Abbiamo sbagliato goal clamorosi con Biasci e Iemmello ma ci può stare - dice Vivarini in sala stampa - Il Catanzaro è una squadra che ormai è mentallizzata, c’è poco da dire, sanno quello che devo fare, anche in partite come questa che non bisogna prendere sotto gamba". Per Vivarini, infatti, se ci fosse stato un approccio diverso, sufficiente, il risultato sarebbe stato certamente diverso. "L’importante è l’applicazione, l’umiltà - continua il mister del Catanzaro - una squadra non applicata, non motivata, non farebbe il possesso che oggi hanno fatto i ragazzi".

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Vivarini, il condottiero amato dai suoi e osannato dai tifosi, mentre si accorcia sempre più la distanza verso l'obiettivo finale, ripercorre il progetto vincente che ha messo in atto nel corso di questi due anni sulla panchina giallorossa. 

"Questa squadra nasce lo scorso anno, nel corso di un campionato straordinario, anzi con precisione potremmo dire dopo la partita di Palermo - spiega il tecnico - è stato un continuo crescere e migliorarsi". Tanta dedizione, tanta grinta e una forte voglia di riscatto. "Non dimentichiamo che questa squadra ha ricevuto tanti torti, penso alla partita di Padova ed a tutte le penalizzazioni fuori ogni logica ricevute nel corso del passato campionato. Ecco, volevamo dire a tutti chi è il Catanzaro: questo è lo spirito che ci ha animato" spiega con fermezza l'allenatore. 

Prendendo così consapevolezza di ciò che il Catanzaro era, tutto sarebbe stato più facile. "Si sono unite le qualità individuali della squadra con le idee calcistiche all’avanguardia e questi che vedete sono i risultati che abbiamo ottenuto" aggiunge. 

Oggi, per la prima volta, a fine partita, Vivarini si sposta dalla panchina e raggiunge il centrocampo. Ha ammesso di aver avvertito la voglia di gustarsi lo spettacolo che andava in scena sugli spalti, tra i giochi di luce regalati dai flash degli smartphone e i cori a lui dedicati. 

"L'unico rammarico che avverto è che questo campionato stia finendo: ogni partita è uno spettacolo e non smetterò mai di ringraziare e complimentarmi con i tifosi" afferma Vivarini. 

Inevitabilmente l'attenzione si sposta ora a domenica per la gara contro la Gelbison. Una giornata che potrebbe essere storica se solo il Catanzaro dovesse conquistare i tre punti. Grazie, infatti, al pareggio odierno del Crotone, ai giallorossi basterà la vittoria per la promozione aritmetica in Serie B. 

Una partita per la quale è atteso un imponente esodo giallorosso che ha costretto l'organizzazione a spostare la sede da Agropoli a Salerno, tra le mura dell'Arechi. 

Senza ancora conoscere i numeri di chi giungerà nella città campana, Vivarini si dice già orgoglioso di quello che vedrà domenica. "So che l'esodo non partirà solo da Catanzaro ma da ogni parte d'Italia - ha concluso Vivarini - Vi aspetto e speriamo di fare una grande prestazione. Mancano ancora due punti e dobbiamo chiuderla con tutta la determinazione e la rabbia che abbiamo dentro. Ci aspetta uno spettacolo di alto livello. Dobbiamo dimostrare la bellezza del calcio". 

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