Alla fine del mese di giugno, il Dipartimento ha assegnato alla Questura di Catanzaro, 8 nuovi Agenti di Polizia. "Una decisione che nel breve è stata accolta positivamente ed è stata vista, finalmente, come un segnale tangibile della considerazione corrisposta ad una provincia, quella catanzarese, che necessita assolutamente di nuove forze per far fronte alle diverse e complesse attività di servizio, che nella stagione estiva, diventano ancora più urgenti alla luce di una popolazione che si triplica per il flusso di turisti che si riversa lungo la costa jonica".
Lo scrive il Segretario Provinciale Generale del Siulp, Gianfranco Morabito
"Dopo pochi giorni, lo stesso Dipartimento, ha deciso di riprendersi 7 dei nuovi 8 agenti per mandarli in aggregazione alle Questure di Salerno e Cosenza per le esigenze connesse al potenziamento di quei territori dove si registra d’estate una maggiore affluenza di turisti: “Una scelta paradossale – sottolinea Gianfranco Morabito, segretario provinciale generale del SIULP di Catanzaro – che denota una totale mancanza di conoscenza del territorio da parte del Dipartimento. La costa jonica della nostra provincia è una delle più rinomate zone turistiche a livello nazionale ed europeo. Nei mesi estivi il numero di abitanti si triplica, e cosa fa il nostro Dipartimento? Manda i nostri uomini, in una situazione di carenza di personale acclarata, perché gli 8 nuovi arrivi di giugno non hanno nemmeno compensato i pensionamenti degli ultimi mesi, a lavorare altrove, come se in provincia di Catanzaro non ci fossero emergenze di organico e lavorative. Tutto questo è assurdo”.
“Una simile decisione – conclude Morabito - non può e non deve passare inosservata alle Istituzioni locali dato che alla fine si concretizza in una ulteriore carenza organica che inciderà negativamente nei servizi di prevenzione e controllo del territorio. Sappiamo benissimo che il numero dei poliziotti è sempre più scarso e che, per tale motivo, i colleghi che sono in servizio sono costretti ad effettuare sacrifici e turni di lavoro sempre più massacranti al fine di garantire al cittadino un adeguato servizio di sicurezza. Servizi che vengono svolti in contesti sempre più emergenziali, per i quali è doveroso richiedere e pretendere dal Dipartimento la giusta attenzione. Ad oggi, invece, il segnale che riceviamo dal Dipartimento con tali aggregazioni, è di scarsa considerazione verso gli uomini e le donne della Polizia di Stato catanzaresi, e permettetemi, anche verso l’amministrazione di una provincia che viene letteralmente dimenticata dai nostri vertici, i quali, ancora peggio, mostrano di non conoscerne caratteristiche e problematiche”.
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