Catanzaro, Morabito (SIULP): “Servono più pattuglie sul territorio per poliziotti e cittadini”

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Gianfranco Morabito
  14 gennaio 2025 15:27

Il Siulp catanzarese – così in una nota del segretario generale Gianfranco Morabito – assiste con crescente apprensione alla continua evoluzione dell’ordine e della sicurezza pubblica, non tanto per l’entità dei numeri nudi e crudi dei reati commessi, ma per il clima sempre più pesante che si respira in generale attorno alle forze di polizia.

Non vogliamo in questa sede, anche se sarebbe il caso, soffermarci sia sulle numerose aggressioni di cui parliamo da troppo tempo, sia sulla constatazione che la stragrande maggioranza degli autori di tali reati, oltre ad appartenere ad una comunità ben individuabile ed individuata, agisca oramai in una condizione di straripante impunità considerata l’attuale legislazione che affronta il regime carcerario come una sorta di comunità a porte girevoli.  Siamo, però, fortemente preoccupati dal clima di avversione, di odio e di rabbia che si vuole alimentare nei confronti delle forze dell’ordine che sono impegnate costantemente a difesa dell’ordine democratico di questo paese e nel garantire la sicurezza dei cittadini, senza usufruire di alcuna forma di assistenza e tutela legale.

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Un quadro desolante quello a cui assistiamo perché alimenta timore nell’intervenire e non per paura della reazione di chi delinque ma perché spesso, oltre a subire gli attacchi di chi sottopone i poliziotti ad un preventivo ed indecoroso processo mediatico tramite attacchi sui social, i colleghi sono costretti a subire le offese di chi ha tutto l’interesse a farli apparire violenti e cattivi anche attraverso la divulgazione di frammenti di video o foto che non rendono verità ai fatti.

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Il timore tra i nostri colleghi è generato proprio da questa situazione che può tranquillamente sfociare in avviso di garanzia e, quindi, in migliaia e migliaia di spese legali o in un blocco per anni della carriera, anche se non è stato commesso alcun reato ma si è intervenuti solo per svolgere il proprio lavoro.

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L’escalation di episodi di criminalità registrati in gran parte nei quartieri a sud del capoluogo sta ingenerando un clima di preoccupazione tra le forze dell’ordine. In tale contesto la parte sana dell’opinione pubblica chiede più controlli, più arresti, più denunce, ignari di questa angosciosa situazione che colpisce sempre più operatori delle forze dell’ordine anche di questa provincia, ma anche del fatto che le recenti riforme giudiziarie hanno sostanzialmente complicato il nostro lavoro.

Proprio per rispondere alle sempre più crescenti richieste che provengono dalle Associazioni e dai cittadini, oltre a richiedere condizioni tali da garantire la sicurezza dei nostri colleghi, riteniamo necessario che il contrasto ai fenomeni criminali di cui si sta argomentando assurga a rango di priorità assoluta. Un allarme che a nostro avviso non merita alcuna sottovalutazione e che, anzi, necessità di decisioni rapide da parte di chi ha la responsabilità tecnica operativa in ambito provinciale. E’, quindi, indispensabile ottimizzare le risorse in campo in modo tale da apportare i dovuti correttivi incrementando l’organico dell’UPG e SP e del Commissariato di Lido, Uffici che operano in via prioritaria in quelle aree dove questi criminali provano a sostituire lo Stato con l’antistato.

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