"A più di dieci anni dall’evento calamitoso e dalle ordinanze di sgombero e nonostante le istanze presentate alle varie istituzioni responsabili, non si riesce ancora a capire ed a conoscere lo stato dell’arte delle opere di mitigazione del rischio frana realizzate e quelle da ancora realizzare nel quartiere Janò, perché purtroppo tutto giace immobile. Sono le risposte anche S.E. il Prefetto non ha ancora dato risposte ai cittadini, figuriamoci l’Amministrazione comunale…" Così in una nota di di Roberto Nicoletta, Associazione I Quartieri.
"Il quartiere Janò è dall’11 febbraio 2010 - prosegue - che vive il fenomeno franoso che determinò lo sgombero di decine di nuclei familiari. Quell’evento calamitoso provocò diversi movimenti franosi irreversibili, con gravi danni al territorio, agli immobili e alla viabilità comunale e provinciale, tanto da indurre l’Amministrazione cittadina allo sgombero di una quarantina di nuclei familiari, parte dei quali furono prima sistemati in un albergo e successivamente per due anni furono percettori di contributi per la provvisoria sistemazione".
"Dal 2010 in poi furono finanziati tre interventi per un importo complessivo di 5,2 milioni di euro così suddivisi: 1,6 milioni per il consolidamento del dissesto franoso in località Gelso-Scala; 1 milione 530 mila per il consolidamento in località Rombolotta; 2,1 milioni per la mitigazione del rischio frana a Rombolotta e Scala. Alcune di queste opere sono state ultimate altre sono in fase di (non) realizzazione, in pratica lasciate a metà ed altre ancora non sono mai iniziate. Infatti i lavori di ricostruzione e messa in sicurezza proseguono a rilento ed a distanza di oltre dieci anni dall’evento, la viabilità risulta ancora precaria, anzi in alcuni tratti nei fatti impedita, mentre il sistema fognario scorre a vista poiché privo dell’impianto di sollevamento. Il quartiere Janò - prosegue - è ancora oggi oggetto di studi conoscitivi, attività di monitoraggio e indagini nell’ambito di attività di progettazione per la realizzazione di interventi per la messa in sicurezza del territorio. Ci piacerebbe allora capire se il completamento e il collaudo degli interventi programmati e ancora in corso oppure se è stato ultimato. Forse una domanda che merita una risposta?"
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