Catanzaro, nuova riunione dello schieramento di Donato per la presidenza del Consiglio comunale

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Palazzo De Nobili
  13 luglio 2022 21:32

Nel giorno in cui il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita ha presentato la Giunta, l’opposizione prova a a tenere botta. Si avvicina, infatti, il primo grande test politico per i due fronti contrapposti: la presidenza del Consiglio comunale. E non a caso oggi c’è stata una riunione presso il comitato elettorale del prof dell’Umg, Valerio Donato. Dando per scontato che nessuno sarà in grado di essere eletto subito, cioè quando è necessaria la maggioranza dei due terzi, la partita vera e propria si deciderà più avanti, quando sarà sufficiente la maggioranza non qualificata. I voti in Consiglio sono 33, contando anche quello del primo cittadino. Quindi l’asticella minima è fissata a 17.  

Lo schieramento di Donato sulla carta partirebbe da 19 eletti, ma sulla sua completa tenuta c’è qualche dubbio. Oggi erano assenti all’incontro Manuela e Sergio Costanzo, più un altro paio di ‘giustificati’ dalla positività al Covid. E’ stato convenuto che la scelta spettasse a Filippo Mancuso, il presidente del Consiglio regionale che ha schierato le due liste con più voti della coalizione. A sua volta Mancuso ha indicato un criterio numerico. Peraltro, già fatto presente agli alleati. La scelta ricade sul consigliere più votato della lista più votata, che è anche il consigliere anziano e che quindi di diritto (e in attesa dell’elezione del presidente effettivo) guiderà la prima seduta dell’Assemblea municipale prevista per metà della prossima settimana. Il nome, quindi, rimane quello di Eugenio Riccio.

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Secondo quanto appreso, alcuni presenti al tavolo hanno provato a controbattere all’indicazione. Ma per il momento Filippo Mancuso si è dimostrato piuttosto risoluto a battere questa strada. Nonostante l'investitura e nonostante ci sarebbe una pattuglia teorica di 17 (quindi maggioranza in Consiglio), non tutti sono pronti a scommettere che la partita sia del tutto chiusa. E' inevitabile che in molti sospettino che (nel segreto dell'urna) possano spuntare sorprese. Per questo alcuni non escludono un piano di riserva per evitare di consegnare (anche) la presidenza del Consiglio alla compagine di Nicola Fiorita. Da questo lato, da tempo in pole c'è Gianmichele Bosco. (g.r.)

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