di GABRIELE RUBINO
C'è una significativa differenza fra l'attuale e il nuovo bando per la raccolta e il trasporto dei rifiuti urbani di Catanzaro: non è più previsto il decespugliamento dei marciapiedi. Una scelta dettata non tanto e non solo dalla volontà di Palazzo De Nobili ma dall'Arera (l'Autority nazionale del settore) che ha stabilito che questa attività, assieme ad altre, non possa essere più 'coperta' finanziariamente dalla tassa sui rifiuti. Un'attività che nel comune di Catanzaro vale alcune centinaia di migliaia di euro.
COME RISOLVERE IL PROBLEMA DEL DECESPUGLIAMENTO? LA VARIE IPOTESI- Come si risolve? Per il momento il problema rimane nel limbo. Infatti, siamo in fase di proroga e quindi rimane attivo il 'vecchio' bando in cui è previsto decespugliamento. Proroga di sei mesi o comunque fino alla nuova aggiudicazione che, se non ci dovessero essere particolari intoppi (e parliamo di un appalto che a lordo vale quasi 84 milioni di euro), potrebbe completarsi entro la fine dell'anno. A quel punto si potrebbero aprire diverse strade. In una si potrebbe configurare che il nuovo aggiudicatario proponesse offerte aggiuntive e quindi in qualche modo si potrebbe 'recuperare' il servizio. Se questa non fosse percorribile dal momento dell'aggiudicazione si porrebbe il problema. Il Comune potrebbe fare un affidamento diretto, magari alla stessa ditta per evitare l'interruzione. Guardando il tutto con uno sguardo più lungo si potrebbe pensare a una cosa diversa. A maggio dell'anno prossimo scade il contratto dell'appalto per la manutenzione 'globale' del verde pubblico. Che poi a Catanzaro non è mai stata globale proprio perché c'è stata una commistione fra diversi appalti. Appunto la Sieco, addetta ai rifiuti che fa anche il decespugliamento, Verdidea aggiudicataria dell'appalto del verde (che annualmente ha sempre bisogno di un 'rafforzo' di un centinaio di migliaio di euro rispetto alla cifra originariamente pattuita), senza dimenticare gli interventi della Catanzaro Servizi nei cimiteri e (anche) quelli sporadici di Calabria verde (gli ex forestali regionali). E' evidente che l'accorpamento di tutti i servizi legati al verde sarebbe la soluzione tecnicamente più plausibile.
IPOTESI RACCOLTA SECCO UNA VOLTA OGNI DUE SETTIMANE- Inoltre, nella relazione al progetto, partendo dal presupposto della riduzione della popolazione e di conseguenza della contrazione della produzione dei rifiuti è ventilata l'eventualità di ridurre i turni di raccolta dell'indifferenziato da uno a settimana a uno ogni due.
LA QUESTIONE DEL MANTENIMENTO DEL PERSONALE- Per quanto riguarda la questione del mantenimento dei livelli occupazionali attuali, l'attuale bando dovrebbe consentire di evitare la perdita di posti di lavoro. Probabilmente sarà necessaria una diversa organizzazione ma nessuno dovrebbe finire a casa. Naturalmente il discorso cambierebbe con il nuovo mega appalto di Arrical, l'ente regionale che tuttavia fatica a decollare e che dovrebbe produrre economie di scala. Ma sono già più di due anni che si aspettano novità dall'alto, ma finora non sono arrivate.
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