di EDOARDO CORASANITI
Fine del primo grado: con 4 condanne e una assoluzione si conclude il processo (in rito abbreviato) denominato “Broken Mirror” (Specchietti rotti). Cade però l’associazione a delinquere per tutti gli imputati.
Il giudice dell’indagine preliminare, Antonio Battaglia, ha letto la sentenza oggi alle 15,00.
Gli imputati, difesi dagli avvocati Sergio Lucisano, Alessandro Guerriero e Alessio Spadafora, sono chiamati a rispondere di associazione a delinquere con i reati fine di furto aggravato, truffa, estorsione, violenza privata. Dopo la richiesta di pena del pm (LEGGI QUI), i legali hanno messo in luca alcune contraddizioni nell'impianto accusatorio, cercando di affievolire i fatti su un piano di merito e di configurazione giuridica.
Secondo quanto racconta la Procura, i cinque avrebbero simulato alcuni incidenti stradali a Catanzaro per poi estorcere del denaro alle vittime a titolo di risarcimento del danno.
Il meccanismo descritto dal pubblico ministero si sarebbe sviluppato in un modo spesso simile. Si punta un autista e lo si induce in errore, fin quando non c’è il tamponamento o il contatto. Nasce una trattativa che porta ad una richiesta di risarcimento danno infondata. E che in alcuni casi si struttura con delle minacce.
I NOMI:
Berlingieri Simone, sei anni e otto mesi più 1600 euro di multa (richiesta Pm 14 anni);
Amato Domenico, sette anni e dieci mesi e 2.200 euro di multa;
Berlingieri Massimo, sette anni e sei mesi più 2000 euro di multa (richiesta Pm 12 e 8 mesi);
Berlingieri Renato, quattro anni e 1200 euro di multa (richiesta Pm 11 anni e 7 mesi)
ASSOLTO:
Amato Antonio (richiesta pm 6 mesi)
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