Catanzaro, Pd sempre in sofferenza: il Circolo di Lido indice il Congresso per il 12 ottobre

di ENZO COSENTINO

Il Pd a Catanzaro è in sofferenza. I contrasti interni si acuiscono giorno dopo giorno. Non ha di fatto una guida dopo le dimissioni del coordinatore Antonio Prunestì, che hanno un significato politico e certificano la depressione (leggi meglio confusione)in cui si trova il Partito. I sintomi del malessere si erano già percepiti con le dimissioni di Rossana Neri che unitamente a Prunestì era stata nominata coordinatrice.

Una volta chiamatisi fuori entrambi i coordinatori, il Pd catanzarese è senza organismi. Il colmo dei colmi per un partito che ritiene essere un pilastro fondamentale dello schieramento di centrosinistra.

Sono lontani, quindi, i tempi in cui il Pd era seriamente impegnato a guidare il processo di una sua (ri)fondazione politica e organizzativa che coinvolgeva anche pezzi della sinistra. E se la memoria non ci inganna al timone era stato messo Salvatore Passafaro.

Il circolo “Giovanni Puccio” di Lido tenta di uscire dal labirinto con la celebrazione del Congresso fissata per il 12 di ottobre prossimo. La convocazione dell’Assise sembra sia ostacolata da altri spezzoni del partito che ritengono irregolare l’operazione portata avanti dal Circolo di Lido.  Sembra esservi un regolamento per i congressi dei circoli e dell’Unione cittadina nel quale all’art. 1 si legge fra l’altro. “la data di svolgimento dell’elezione dei segretari e dei direttivi di circolo è fissata i giorni 12 e 13 ottobre 2024. Lo svolgimento dell’elezione del segretario dell’Unione cittadina e dei suoi organismi è fissata il 20 ottobre 2024”.

E’ un falso? Sarebbe il colmo!

A prescindere da quanto sopra evidenziato resta fermo un punto: il Pd catanzarese è in panne.

Questa vicenda kafkiana del Pd catanzarese è ritenuta tale perché si teme che possa avere con il susseguirsi di avvenimenti  a catena, riflessi anche su Palazzo de Nobili in relazione alla recente formazione della nuova Giunta.

Nei prossimi giorni si potrebbero verificare autorevoli interventi per fare chiarezza da parte degli organismi regionali e addirittura nazionali.

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