Catanzaro, per Capellupo e Sergi il sondaggio su Fiorita è utile "al solo protagonismo del committente"
Palazzo De Nobili
12 marzo 2023 18:31Riceviamo e pubblichiamo la nota di Vincenzo Capellupo e Danilo Sergi.
"E’ più facile che un cammello passi per la cruna d’un ago che un ricco entri nel regno nel regno di Dio. Credenti o non credenti, questo passo evangelico fa sempre riflettere. E dunque è stato svelato il mistero del sondaggio (di cui ancora si attende la pubblicazione sul sito della Presidenza del Consiglio) sul gradimento del sindaco Nicola Fiorita. Non sarebbe stato un partito o una testata giornalistica – cosa che sarebbe risultata più che comprensibile – ma un ricco signore con l’hobby della politica che ha speso i suoi soldi e quelli della sua ultra ricca moglie con lo scopo di danneggiare l’immagine del sindaco in carica. E’ stato lo stesso Paperone a svelare pubblicamente l’arcano, perché nessuno si sarebbe mai permesso di entrare nella sua privacy patrimoniale e familiare e di mettere in dubbio la libertà di ognuno di utilizzare come meglio crede i propri soldi.
Inconsapevolmente, il ricco signore ha offerto uno straordinario spaccato della realtà catanzarese in cui un sindaco largamente votato dalla gente e a cui tutti riconoscono umiltà e vicinanza ai cittadini soprattutto più bisognosi, viene attaccato da un potere forte con l’arma del denaro. Il ricco committente forse sognava di dare una spallata all’Amministrazione Fiorita, ma resterà deluso, così com’è stato deluso dall’essere stato scaricato dal suo ex partito l’Udc nell’ultima campagna elettorale e dal non essere riuscito a presentare una lista decente alle comunali. Quel sondaggio non aveva e non ha alcuna utilità, se non quella evidentemente di soddisfare l’ansia di protagonismo del committente. Anche un bambino capirebbe che in otto mesi nessuno, a meno di essere dotato di poteri soprannaturali, avrebbe potuto ribaltare una realtà amministrativa difficile e carica di ostacoli.
Ci dispiace solo che alcuni consiglieri, che ci rifiutiamo di credere siano stati a conoscenza dell’iniziativa del ricco signore con l’hobby della politica, siano caduti in questa trappola. E’ legittimo che facciano opposizione, anche dura, che difendano il ventennio di Abramo con il coltello tra i denti, ma è difficile da giustificare la strumentalizzazione di questo brutto episodio di lotta politica. Se tanti consiglieri dell’opposizione, molto responsabilmente, non hanno ritenuto di utilizzare questo elemento, ci sarà pure un motivo.
A giudicare l’operato di Nicola Fiorita non sarà certo un sondaggio di parte e orientato, ma saranno i cittadini di Catanzaro al termine del suo mandato. Intanto, la città è ripartita, forse non con la velocità che ci aspettavamo, ma è ripartita. I segnali sono molto positivi e incoraggianti. Se una colpa possiamo addossare a Fiorita è quella di avere creduto che l’immagine, rivelatasi falsa, di un Comune parzialmente virtuoso fosse vera. La realtà ha superato l’immaginazione. Di virtuoso c’era veramente poco e c’è stato bisogno di rimboccarsi le maniche per tappare le mille falle lasciate in eredità. Ci vorrà ancora un po' di tempo perché la percezione del cambiamento in atto raggiunga tutti i cittadini. Fiorita continui ad essere il sindaco della gente comune, il sindaco delle famiglie e dei giovani, delle donne e delle persone più svantaggiate".