di TERESA ALOI
Un'altra vita spezzata. Un'altra famiglia che piange un suo caro. Altro sangue sulla Statale 106 che continua a "inghiottire" i suoi figli.
Adalberto Candido, aveva 43 anni e ancora una vita davanti. Sempre sorridente, amico di tutti. Un "ragazzo d'oro" . A Gagliano, quartiere di Catanzaro, dove viveva con la moglie e i tre figli, tutti ancora bambini, lo conoscevano tutti.
E' morto la scorsa notte mentre rientrava a casa a ridosso di una delle gallerie a Soverato, sulla Statale 106. La sua auto ha tamponato un'altra vettura per poi finire contro un muro di contenimento. Trasferito prima all'ospedale di Soverato, è deceduto nel presidio ospedaliero di Catanzaro.
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Una “persona gentile e generosa”: così si legge sulla piazza virtuale di Facebook dopo la triste notizia. Un'intera comunità stretta attorno alla famiglia. La comunità parrocchiale di Santa Maria Assunta in Gagliano di Catanzaro, ad esempio, "in questo momento di grande tristezza come segno di speranza" ha voluto unire "le nostre forze nella preghiera e nel sostegno per i suoi cari e per tutti coloro che che stanno vivendo questo momento di dolore".
Anche l'Associazione "Gagliano nel tempo" si è unita al dolore della famiglia del ragazzo a cui ha espresso profonda vicinanza in questo momento difficile.
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