Catanzaro, piattaforma depurativa comunale: interrogazione a Fiorita da Donato, Parisi e Veraldi

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I consiglieri Donato, Parisi e Veraldi
  12 febbraio 2023 12:28

Una interrogazione rivolta al primo cittadino di Catanzaro è stata depositata nelle ultime ore dai consiglieri comunali di opposizione Valerio Donato, Gianni Parisi e Stefano Veraldi. Oggetto dell’interpellanza, a cui ora dovrà rispondere Fiorita in forma scritta, riguarda il sistema depurativo e fognario della città con specifico riferimento alla realizzazione della piattaforma depurativa comunale.

I tanti "se" rivolti al sindaco, si concretizzano nei seguenti quesiti: 

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"Se corrisponde o no al vero, che in esecuzione del contratto sottoscritto in data 9 Giu- gno 2022, l’RTP incaricato della redazione del Progetto di fattibilità tecnica ed eco- nomica, ha consegnato il progetto di cui trattasi.

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Se la realizzazione dei lavori previsti nel progetto di cui in premessa risolverà la Pro- cedura di infrazione 2014/2059.

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Se il progetto di cui sopra prevede la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione dell’impianto di depurazione esistente in Località Verghello, senza intervenire sulle reti fognarie.

Se il progetto di cui sopra prevede misure atte ad impedire che durante la fase esecu- tiva dei lavori, i reflui fognari attualmente collettati presso il depuratore di Verghello possano confluire nel fiume Corace ed in mare.

Se il Comune di Catanzaro per la realizzazione dell’intervento previsto nel progetto di fattibilità disponibile, pur non intervenendo sulle reti fognarie, intende utilizzare i fondi di cui alla Delibera CIPE 60-2012, destinati a risolvere la Procedura di infra- zione.

Se nella redazione del Bando di gara del Concorso di idee e dei documenti correlati si è tenuto conto o meno del fatto che occorre indispensabilmente rilocalizzare l’impianto di depurazione attualmente esistente in località Verghello, come il Comune di Catanzaro ha già statuito e deciso negli atti di gara precedentemente esposti, giac- ché l’espansione urbana dell’agglomerato di Catanzaro Lido, da una parte, del Fiume Corace e di Roccelletta di Borgia, dall’altra, hanno prodotto “l’inurbamento” dell’im- pianto, oggi circondato da aree antropizzate;

Se il Comune di Catanzaro ha rilevato la sussistenza di risposte da ritenere assoluta- mente inammissibili, date ai QUESITI [FAQ], là dove hanno avuto l’attitudine a “mo- dificare” la lex specialis della gara, in violazione della disciplina e dei principi vigenti [cfr. Cons. St. Sez. III, n. 1993 del 20 aprile 2015; Sez. VI, n. 6154 del 15 dicembre 2014; Consiglio di Stato, sez. III, 13.01.2016 n. 74], là dove - in ordine al quesito “se per la dimostrazione del possesso dei requisiti di capacità tecnica e professionale, punti 1) e 2) di pag. 12 del Disciplinare di gara, sia possibile presentare servizi relativi a lavori con ID opera IA.01 in luogo della IB.07, essendo entrambe nella categoria IMPIANTI e aventi il medesimo grado di complessità”, la Stazione appaltante ha risposto, mo- dificando la lex specialis, “Si, è possibile presentare servizi relativi a lavori con ID opera IA.01 in luogo della IB.07”.

Se il Comune di Catanzaro intende utilizzare i fondi disponibili, oltre ad eventuali al- tre risorse reperite presso la Regione Calabria, per bandire una nuova procedura aperta ex art. 153 commi 1 – 14 d. lgs. 163/2006 s. m. i. per l’affidamento della pro- gettazione preliminare, definitiva ed esecutiva e/o l’esecuzione dei lavori di realizza- zione del nuovo sistema depurativo con annesse reti fognanti a servizio del territorio urbano della Città di Catanzaro.

Se il Comune di Catanzaro ritiene di assumere iniziative destinate a rimuovere la eventuale le illegittimità sopra esposte".

IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE/INTERPELLANZA

PREMESSO CHE - A. In esecuzione della Deliberazione della Giunta Comunale n. 431 del 06/11/2019, con Determinazione Dirigenziale a contrarre n. 3168 del 28/11/2019, il Comune di Catanzaro ha adottato una procedura aperta finalizzata all’indizione di un concorso di pro- gettazione ex art. 154, comma 4, D. Lgs. 50/2016 ss.mm.ii. da svolgersi in due gradi, in forma anonima, avente per oggetto la: “REALIZZAZIONE DELLA PIATTAFORMA DEPURATIVA DEL COMUNE DI CATANZARO” CUP D67B20000940001 - CIG 84717369B3 (GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.128 del 2-11-2020). https://www.concorsiawn.it/piattaforma-depura- tiva-Catanzaro;

B. Con DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 3132 DEL 10/11/2021, tenuto conto che il Bando/Disciplinare al punto 6.1 lett.a) prevede che il vincitore del concorso, entro 60 giorni dall’affidamento, dovrà completare lo sviluppo degli elaborati concorsuali, raggiun- gendo il livello del progetto di fattibilità tecnica ed economica, il Comune di Catanzaro ha ag- giudicato, il servizio di progettazione di fattibilità tecnico ed economica per la “REALIZZA- ZIONE DELLA PIATTAFORMA DEPURATIVA DEL COMUNE DI CATANZARO” ad un costituendo RTP, per un importo contrattuale netto di € 38.044,68, oltre € 8.369,83 per IVA 22% e così per un totale complessivo di € 46.414,51;

C. In data 9 Giugno 2022, è stato sottoscritto il contratto con l’RTP;

D. Il comma 1.4) del Bando di gara specifica che l’oggetto del Concorso di proget- tazione è l’acquisizione, dopo l’espletamento del secondo grado, di un progetto con livello di approfondimento pari a quello di un "Progetto di fattibilità tecnica ed economica, per la “REA- LIZZAZIONE DELLA PIATTAFORMA DEPURATIVA DEL COMUNE DI CATANZARO” con la con- seguente individuazione del soggetto vincitore al quale affidare con procedura negoziata senza bando ex art. 63, comma 4 D. Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii. [e previo reperimento delle risorse eco- nomiche necessarie], la fase successiva della progettazione definitiva ed eventuale progetta- zione esecutiva, qualora l’Amministrazione valutasse l’opportunità di non ricorrere all’Appalto integrato, così come disciplinato dal Decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32 (c.d. Sblocca cantieri) e dall'art. 8, comma 7, Decreto-legge n. 76 del 2020;

E. L’Art. 1 – Premessa, del “DOCUMENTO DI INDIRIZZO ALLA PROGETTA- ZIONE”, attesta che “Il Comune di Catanzaro non rientra tra quelli in procedura di infra- zione comunitaria, pur tuttavia il sistema depurativo e fognario a servizio della Città presenta delle evidenti ed acclarate criticità per il cui superamento è necessario delineare le azioni più efficaci per pervenire all’adeguamento funzionale dell’impianto esistente o procedere con la rea- lizzazione di un impianto ex novo in sede diversa, con eventuale adeguamento/efficienta- mento del sistema fognario laddove ne sussistesse la copertura finanziaria atteso l’utilizzo delle sole risorse pubbliche assentite, a valere sulle somme di cui alle risorse del Ministero dell’Am- biente per € 7.070.941,63 e dei Fondi Regionali di cui alla delibera CIPE n.60/12 per € 7.500.000,00 per complessivi € 14.570.941,43”;

F. L’Art. 2 – La precedente programmazione del richiamato documento, ribadi- sce che “Seppure, dunque, il Comune di Catanzaro non rientri tra quelli in procedura di infrazione comunitaria, ai fini del superamento delle criticità del sistema depurativo a servizio della Città di Catanzaro, sono state, dunque, messe a disposizione dell’Amministrazione Comunale circa 14,5 M€ per procedere con le attività di un adeguamento funzionale dell’esistente im- pianto di depurazione delle acque sito in località Verghello”;

G. L’Art. 3 - Linee generali della nuova programmazione del documento, reca tra l’altro quanto segue: Il Comune di Catanzaro, attesa la revoca del procedimento di Project Financing, ha ritenuto opportuno individuare un nuovo procedimento che consentisse di impe- gnare le sole risorse pubbliche per realizzare l’ottimizzazione dello schema depurativo della Città. Tale posizione necessita, allo stato attuale, una verifica tecnica approfondita in merito alla pos- sibilità di conseguire gli obiettivi essenziali con le sole risorse pubbliche disponibili. Atteso, dun- que, che l’Amministrazione Comunale ha la necessità di acquisire un progetto con livello di ap- profondimento pari a quello di una fattibilità tecnico economica, preceduto dal documento di fat- tibilità delle alternative progettuali, si è stabilito di procedere con l’espletamento di un concorso di progettazione in due gradi di cui all’articolo 154 c. 4 del vigente “Codice Appalti”. Mediante la suddetta procedura è intenzione dell’Amministrazione acquisire un progetto di fattibilità tecnica ed economica che dovrà individuare, tra più soluzioni, quella che presenta il miglior rap- porto tra costi e benefici per la collettività, in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e prestazioni da fornire. Al soggetto vincitore verrà affidata, con procedura negoziata senza bando, la successiva fase di progettazione definitiva dell’intervento, correlata da tutte le at- tività di rilievo e di indagini a supporto della progettazione e consoni all’ottenimento di tutti i necessari atti di assenso comunque denominati, onde consentire di procedere celermente alla gara per l’affidamento dei lavori mediante cd “appalto integrato”, così come previsto dal Decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32 (c.d. Sblocca cantieri). La progettazione definitiva, articolata anche in relazione alle procedure di autorizzazione ambientale, sarà posta all’ap- provazione ed autorizzazione prima della Regione Calabria e, a valle, sottoposta all’ap- provazione del Tavolo dei sottoscrittori degli APQ. Qualora l’Amministrazione valutasse opportuno non ricorrere all’ “Appalto integrato” si riserva l’opzione di affidare al medesimo soggetto vincitore, con le medesime modalità, anche la progettazione esecutiva dell’intervento;

H. L’Art. 4 - L’area di intervento del medesimo documento, reca tra l’altro: L’espansione urbana dell’agglomerato di Catanzaro Marina da una parte del Fiume Corace e di Roccelletta di Borgia dall’altra, hanno prodotto “l’inurbamento” dell’impianto che oggi si trova circondato da aree antropizzate. La circostanza di cui sopra e la vetustà dell’im- pianto richiedono, con urgenza, la sua implementazione funzionale/delocalizzazione con realizzazione di impianto ex novo;

I. L’Art. 5 - Le criticità del sistema di depurazione del richiamato documento, reca tra l’altro al comma 5.1 - Breve descrizione del sistema fognario esistente, quanto segue: Pur tuttavia, la difficoltà di reperire risorse finanziarie utili al raggiungimento di questo scopo e la priorità assegnata dalle varie amministrazioni comunali succedutesi nel tempo, ad altri interventi comunque di importanza rilevante per garantire un livello qualitativo e quantitativo delle infrastrutture fruibili dalla Città e dai cittadini, non ha ancora consentito un approccio sistematico al problema dell’assetto fognario cittadino ed anche quello che caratterizza le reti di distribuzione dell’acqua potabile. Le reti esistenti sono caratterizzate da una vetustà di concepimento, progettazione e realizzazione che, sinergicamente con una qualità del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria quasi sempre appena sufficiente, discen- dendo da disponibilità finanziarie pubbliche non adeguate, disegnano un quadro di difficile lettura. Antiche reti idriche e fognarie realizzate fin dall’‘800 e quindi sovrapponendosi alle reti realizzate fin dalle epoche più antiche, sono state via via integrate con reti di carat- teristiche tecniche sempre più in evoluzione e lungo percorsi e tracciati che avrebbero potuto e dovuto essere modificati in un’ottica anche di previsione della espansione urbanistica che ha portato all’inglobamento nel tessuto urbano di “frazioni” fino a pochi anni orsono distanti e separate dalla Città (Pontegrande, Piterà, Pontepiccolo, Gagliano, Siano, Santa Maria, etc..);

J. Il i successivi comma 5.2 e comma 5.3 dell’Art. 5, sono dedicati alla descrizione del sistema epurativo dell’Impianto di Verghello ed alle relative criticità e si concludono con l’af- fermazione che “La configurazione dell’impianto e le aree di pertinenza consentono di effettuare tutte le opere di adeguamento necessarie alla completa messa a norma della struttura risolvendo in via definitiva tutti i problemi di funzionalità in relazione alla produzione di effluenti conformi alle caratteristiche qualitative prescritte dalle norme vigenti”;

K. L’Art. 6 - La nuova programmazione e indicazioni di indirizzo alla progettazione del documento, recita: Nello specifico, risulta prioritario acquisire da parte dell’Amministrazione Comunale un progetto complessivo di fattibilità tecnica ed economica – preceduto dal documento di fattibilità delle alternative progettuali – riferito ad entrambi i segmenti (fognatura e depurazione) che renda evidenza delle scelte effettuate, principalmente in ordine: I. alla rifunzionalizzazione del solo comparto depurazione e non già anche di quello fognante; II. alla diversa ubicazione dell’intervento, da loc. Germaneto (2 km più a monte di quello esistente) all’attuale sede di loc. Verghello (cfr. rifunzionalizzazione dell’impianto in loc. Verghello e non realizzazione di impianto ex novo in sede diversa); III. alla eventuale non realizzazione delle reti fognanti, ovvero alla previsione di rea- lizzazione delle stesse in momento successivo, quando disponibili eventuali risorse finan- ziarie integrative;

L. La precedente previsione progettuale, messa a gara nel 2014, includeva infatti anche la realizzazione di reti fognanti e collettori. Tuttavia, la previsione di sistemi di collettamento, per una percentuale complessiva superiore al 95% dell’intera popolazione da servire, qualora indicasse un deficit infrastrutturale e di copertura dei sistemi di col- lettamento non colmato, potrebbe far rientrare il Comune tra quelli in infrazione;

M. Pertanto, la previsione di sistemi di collettamento deve essere ricompresa nella proposta progettuale di cui al progetto di fattibilità da sottoporre all’approvazione prima della Regione Calabria e, dopo, nelle interlocuzioni da avviarsi con gli organi pre- posti (tavolo dei sottoscrittori), cui competerà l’approvazione definitiva;

N. L’Art. 6, conclude affermando: Qualora la soluzione prospettata sia quella del revamping dell’attuale piattaforma depurativa, l’esecuzione delle opere dovrà inoltre or- ganizzata prevedendo la possibilità di mantenere in esercizio l’impianto durante il corso dei lavori utilizzando in modo opportuno i bacini esistenti e quelli di nuova realizzazione;

O. È riscontrabile, nelle FAQ proposte dai concorrenti alla gara, profili di notevole criticità, a causa di interpretazioni della lex specialis, le quali hanno sostanzialmente “modifi- cato” la disciplina di gara. Sul punto non pare superfluo sottolineare che la stazione appaltante nella fase di qualificazione delle ditte può, intervenire con atti che spieghino ed illustrino il contenuto prescrittivo di clausole del bando o del capitolato speciale cui il bando medesimo rinvii (c.d. chiarimenti), ma con il limite che sussistano effettive difficoltà e/o incertezze inter- pretative delle regole del concorso e che il chiarimento fornito non assuma un ruolo innovativo della disciplina cristallizzata nel precedente atto di indizione della gara. Sul punto è invero pa- cifico l’indirizzo della giurisprudenza amministrativa il quale esclude che l’Amministrazione, a mezzo di chiarimenti auto interpretativi, possa modificare od integrare la disciplina di gara, pervenendo ad una sostanziale disapplicazione della lex specialis del concorso. I chiarimenti sono ammissibili se contribuiscono, con un’operazione di interpretazione del testo, a renderne chiaro e comprensibile il significato e/o la ratio, ma non quando, proprio mediante l’attività interpretativa, si giunga ad attribuire ad una disposizione del bando un significato ed una por- tata diversa e maggiore di quella che risulta dal testo stesso, in tal caso violandosi il rigoroso principio formale della lex specialis, posto a garanzia dei principi di cui all’art. 97 della Costituzione (da ultimo ex multis Cons.St. Sez. III, n. 1993 del 20 aprile 2015; Sez. VI, n. 6154 del 15 dicembre 2014) (Consigliodi Stato, sez. III, 13.01.2016 n. 74);

P. In particolare al quesito se per la dimostrazione del possesso dei requisiti di capacità tecnica e professionale, punti 1) e 2) di pag. 12 del Disciplinare di gara, sia possibile presentare servizi relativi a lavori con ID opera IA.01 in luogo della IB.07, essendo entrambe nella categoria IMPIANTI e aventi il medesimo grado di complessità, il Comune ha risposto: Si, è possibile presentare servizi relativi a lavori con ID opera IA.01 in luogo della IB.07;

Q. Al quesito: Se il redattore del bando ha tenuto conto o meno del fatto che il Comune di Catanzaro è sottoposto alla procedura di infrazione nr 2014-2059, Il Comune ha ri- sposto: Il progetto dovrà tener conto del deficit attuale sia con riferimento ai collettamenti sia per quanto concerne il deficit depurativo. Dovrà, pertanto, essere assicurata, in situazione di post- intervento, una copertura fognaria e depurativa superiore al 96%, al fine di evitare eventuali sanzioni che potrebbero derivare da un mancato superamento della procedura di infrazione;

R. Al quesito: la delibera CIPE 60/2012, i cui fondi si prevede di utiliz- zare nel bando finanzia interventi nel settore depurazione acque e reflui fognari “finalizzati al superamento delle procedure di contenzioso e pre-contenzioso comunitario richiamate in pre- messa, ovvero, in alcuni casi, anche all’ottimale offerta del servizio idrico.” vedi punto 1.1 del de- liberato”, il Comune ha dato la stessa risposta di cui al punto precedente: Il progetto dovrà tener conto del deficit attuale sia con riferimento ai collettamenti sia per quanto concerne il deficit de- purativo. Dovrà, pertanto, essere assicurata, in situazione di post-intervento, una copertura fo- gnaria e depurativa superiore al 96%, al fine di evitare eventuali sanzioni che potrebbero deri- vare da un mancato superamento della procedura di infrazione;

CONSIDERATO CHE - S. Quanto affermato e reiterato in ordine alla insussistenza procedura di infra- zione, per il Comune di Catanzaro, è falso in quanto l’Ente Territoriale rientra nella Procedura di infrazione nr. 214/2059, come verificabile anche tramite il documento consultabile sul sito della Regione Calabria “Banca-dati-depurazione-30_04_20-PROCEDURA-INFRA- ZIONE-2014_2059” al link https://www.regione.calabria.it/website/portalmedia/2020- 05/Banca-dati-depurazione-30_04_20-PROCEDURA-INFRAZIONE-2014_2059.pdf che elenca gli “Agglomerati che risultano in procedura di infrazione poiché non conformi agli arti- coli 3 e/o 4 della Direttiva 91/271/CEE in Regione Calabria”. Per quanto riguarda la Città di Catanzaro, il documento nelle “NOTE REGIONE E CRONOPROGRAMMI PER L'ADEGUA- MENTO”, reca quanto segue: Intervento programmato nell'APQ rafforzato del 5 marzo 2013, in attuazione della Delibera CIPE 60/2012 per la completa messa a norma dell'ag- glomerato_ "Completamento dello schema depurativo a servizio della Città capoluogo di regione”. Il medesimo documento, nello “STATO DI AVANZAMENTO (APRILE 2020)” reca ancora quanto segue: Annullata gara Project Financing in autotutela; Si procederà con una nuova gara, non più in procedura di Project Financing.

T. La Delibera_CIPE_60-2012 all’ Art. 1 comma 1 del deliberato reca: Tali inter- venti sono finalizzati al superamento delle procedure di contenzioso e pre-contenzioso comu- nitario richiamate in premessa, ovvero, in alcuni casi, anche all’ottimale offerta del servizio idrico. Pertanto, per risolvere la Procedura di infrazione 2014/2059, bisogna intervenire sia sulle reti fognarie (portando il collettamento dei reflui fognari all’impianto di depurazione ad almeno il 95% del totale), che sull’impianto di depurazione che dovrà smaltire i reflui ai sensi di quanto previsto dal D.Lgs. 152/06.

U. Precedenti atti compiuti nel merito dal Comune di Catanzaro, che dimostrano come il Comune di Catanzaro, a far data dall’anno 2012, abbia sempre avuto contezza della necessità di risolvere la procedura di infrazione, intervenendo sia sulle reti fognarie (portando il collettamento dei reflui fognari all’impianto di depurazione ad almeno il 95% del totale), che sull’impianto di depurazione che dovrà smaltire i reflui ai sensi di quanto previsto dal d.lgs. 152/06.

V. Nel mese di febbraio 2012 il Comune di Catanzaro ha affidato ad un tecnico esterno l’incarico della Redazione del progetto preliminare per la realizzazione del nuovo de- puratore con annessi collettori fognari principali

W. Nel corso dell’anno 2013, sulla scorta del progetto preliminare di cui sopra, il Comune di Catanzaro ha pubblicato una gara di appalto avente per oggetto la procedura aperta ex art. 143 d. lgs. 163/2006 s.m.i. per l’affidamento della concessione di lavori pubblici aventi per oggetto la progettazione definitiva ed esecutiva, costruzione del nuovo sistema depurativo con annesse reti fognarie a servizio del territorio urbano della Città di Catanzaro nonché della gestione economica e funzionale dell’intera filiera fognaria/depurativa [Codice CUP (codice unico di progetto): D63J12000110006] Codice CIG (codice identificativo gara): 5279402C57Importo complessivo dei lavori € 30.100.000,00] Importo lavori non sog- getti a ribasso € 486.000,00 - Importo Finanziamento pubblico € 14.507.941,63 (48,20%) – Importo Finanziamento privato € 15.593.050,37 (51,80 %) - Importo annuo, massimo, stimato di concessione (soggetto a ribasso) € 4.467.426,09;

X. La suddetta gara di appalto in Concessione è andata deserta;

Y. Nel mese di giugno 2014, il Comune di Catanzaro ha pubblicato un bando di gara avente per oggetto la procedura aperta ex art. 153 commi 1 – 14 d. lgs. 163/2006 s. m. i. per l’affidamento in project financing della concessione di lavori pubblici avente per oggetto la pro- gettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, l’esecuzione dei lavori di realizzazione del nuovo sistema depurativo con annesse reti fognanti a servizio del territorio urbano della Città di Catanzaro, la loro gestione tecnica ed economico – finanziaria nonché eventuale affidamento del servizio di bollettazione [Codice CUP: 63J12000110006 - Codice CIG: 5826724CBE] Im- porto complessivo dei lavori € 21.000.000,00; Importo oneri per la sicurezza € 420.000,00; Importo Finanziamento pubblico (contributo in conto capitale) € 14.570.941,63; Importo Fi- nanziamento privato € 11.279.058,37; Importo annuo massimo stimato di gestione soggetto a ribasso € 4.486.218,00; Importo complessivo annuo dell’eventuale servizio di bollettazione soggetto a ribasso € 307.500,00.

Z. Con determina n° 2497 del 18/09/2015 il Comune ha proceduto alla aggiudica- zione preliminare ed alla nomina del Promotore, nella figura di una ATI avente come capo- gruppo mandataria una impresa che opera nel solo servizio della bollettazione. Il Comune di Catanzaro non ha aggiudicato tuttavia il servizio di bollettazione.

AA. Nel mese di novembre 2015, il Comune di Catanzaro ha approvato il Progetto Preliminare proposto dall’ATI aggiudicataria, il quale prevedeva la costruzione di un nuovo depuratore in località Germaneto, circa 2 Km a monte della località Verghello, nonché la co- struzione di nr. 30 nuovi impianti di sollevamento fognario e di 37,383 Km di reti e collettori fognari di cui 24,814 Km a gravità e 12,569 Km prementi.

BB. Con determinazione n° 2057 del 30/07/2018 il Comune di Catanzaro ha revo- cato l’aggiudicazione provvisoria in favore dell’ATI aggiudicataria, ma non ha annullato la gara di appalto.

PRESO ATTO - Che con DPCM 50129 DEL 30 settembre 2022 “Ricognizione degli interventi per i quali il commissario unico assume il compito di soggetto attuatore” il Comune di Catanzaro è stato COMMISSARIATO, rientrando tra i Comuni che violano la Procedura di Infrazione 2014/2059 (vedasi Tab. “a” allegata al DPCM, recante tra l’altro “progettazione affidata”).

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