di PAOLO CRISTOFARO
Un militare dell'Arma è stato sospeso dal servizio per otto mesi, con provvedimento del Ministero della Difesa del 2019, dopo la segnalazione del Comando Legione Carabinieri Calabria relativa alla detenzione di munizioni in quantità superiore alla normale dotazione. Il Tar della Calabria (presidente: Giovanni Iannini; estensore: Manuela Bucca) ha confermato la legittimità della sospensione operata contro il carabiniere, rigettando il ricorso presentato dallo stesso, difeso dall'avvocato Sabrina Apollinaro.
Il militare "veniva trovato a seguito di una ispezione svolta dal Superiore gerarchico, in possesso di un numero di cartucce calibro 9 parabellum superiore a quello consentito come dotazione individuale, riposte in una scatola all’interno di un armadio in uso allo stesso", è riportato nella sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale. Inoltre "attestava falsamente, in una annotazione di servizio, indirizzata all’Autorità Giudiziaria, che il suddetto munizionamento in esubero costituiva oggetto di antecedente rinvenimento operato dal medesimo. Tali condotte, già sanzionate penalmente, sono da ritenersi biasimevoli anche sotto l’aspetto disciplinare", conclude il dispositivo di sentenza.
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