Catanzaro, polemica sulla musica alta a Giovino: “Le forze dell'ordine non intervengono"

Riceviamo e pubblichiamo

"I cittadini di Giovino hanno appena scritto al Prefetto ed al comando provinciale dei Carabinieri. Un quartiere ostaggio dell’arroganza di un imprenditore che ritiene di incassare erogando la musica a volumi fuorilegge fino alle 5 del mattino. I carabinieri sollecitati centinaia di volte dai cittadini insonni, rispondono che sono già passati più volte a “dire di abbassare il volume”! 

A loro dire ottenendo l’osservanza di tanta severa intimazione. O gli agenti di pattuglia sono entrambi affetti da gravissima sordità, e dunque la responsabilità è di chi li assegna ad un ruolo in cui l’udito è essenziale, oppure la loro tolleranza è una scelta arbitraria o una omissione a danno dei cittadini che avrebbero il compito di tutelare.

Le forze dell’ordine servono - in Italia - ad evitare che i cittadini si facciano giustizia da soli, a Catanzaro servono ai prepotenti che legittimati dall’inutile passaggio degli agenti in divisa possono abusare senza alcuna conseguenza.

 Ciò perché, giacché l’incuria del Comune - che lascia i medesimi cittadini tra rifiuti, topi e zanzare e senza acqua - non è da sola sufficiente a dare la percezione di una cittadinanza negata, e dell’assenza dello Stato, percepita nel quotidiano come una condizione ineluttabile, ecco che viene meno l’ultimo baluardo di legalità e non abbiamo più nemmeno la speranza di chiamare le forze dell’ordine.

Davvero grazie a tutti per il modo in cui svolgete la vostra funzione di intervento e controllo".

Teresa Vrenna

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