Un’area a forte sviluppo residenziale che non riesce però a vivere la quotidianità di Giovino. Tra Barone e Lido è questo il paradosso che intrappola chi abita nei villini e nei condomini recentemente costruiti a ridosso della rotatoria che collega la statale 106 ionica al quartiere di Giovino. A mettersi di traverso il ponte, totalmente privo di marciapiedi, che dalla 106 porta a via Carlo Pisacane, ma al fianco di chi non vuole essere costretto a prendere l’auto per uscire di casa si schiera, senza se e senza ma, il consigliere comunale Giorgio Arcuri.
Il capogruppo di Riformisti Avanti fa sue le paure di chi avverte il pericolo di attraversare a piedi un ponte percorso da veicoli che spesso viaggiano a velocità sostenuta. Da qui l’idea di dipanare la matassa avanzando la proposta di «realizzare, sulla destra dell’arteria di collegamento, una passerella pedonale che in un solo colpo renda sicura sia la passeggiata di chi esce a piedi sia la circolazione veicolare». L’attraversamento del ponte che alimenta i timori e condiziona la quotidianità di chi vive in quella zona è, in effetti, inevitabile anche soltanto per andare in chiesa. E c’è anche questa tra le ragioni che hanno spinto il capogruppo Arcuri verso la scelta di sollevare la questione portandola nell’arena del dibattito politico. La mission dell’inquilino dell’aula rossa è quella di addivenire a una soluzione che risolva il problema e metta in sicurezza la vivibilità di un’area che, pur sorgendo a nord, è a due passi dal mare e che, forse anche per questo, non vuole più rinunciare a una mobilità sostenibile.
Netta, dunque, la richiesta del capogruppo di Riformisti Avanti Arcuri che sulla questione punta a stimolare l’amministrazione comunale convinto com’è che «l’intervento non sia di difficile realizzazione anche in considerazione del fatto che lo spazio per realizzare un attraversamento pedonale ai bordi del ponte non manchi». A suo avviso, dunque, «sono ormai maturi i tempi per l’esecuzione di un’opera imprescindibile per il miglioramento della vivibilità di un’area a forte vocazione residenziale e in forte espansione». Da qui l’appello rivolto all’amministrazione comunale: «Si faccia carico delle esigenze palesate dai residenti in quella zona e metta in pratica una soluzione che possa garantire la percorribilità pedonale del ponte in tutta sicurezza».
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