di CARLO MIGNOLLI
“Connessioni”, questo il titolo della XXI edizione del Festival d’autunno, presentata questa mattina presso la Sala Verde della Cittadella regionale “Jole Santelli”. 28 saranno gli appuntamenti, tra musica, danza e teatro, che si svolgeranno a Catanzaro, Santa Caterina, Soverato e Borgia.
Hanno preso parte alla conferenza stampa il direttore artistico e ideatore del festival Antonietta Santacroce, la vicepresidente e assessore alla cultura della Regione Calabria Giusi Princi, il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, l’assessore alla cultura del comune di Catanzaro Donatella Monteverdi e il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia Pietro Falbo.
“Connessioni sono i legami tra le culture e le epoche differenti rappresentate, i ponti ideali che creano unioni e collaborazioni tra tradizioni, artisti e Paesi diversi. Ma per il Festival, che mette pure insieme cultura, sviluppo turistico ed economico, sono anche quelle connessioni che permettono alle persone di unirsi tra loro, di condividere esperienze e celebrare la ricchezza della diversità culturale, consentendo agli spettatori di confrontarsi con gli stessi grandi ospiti presenti in cartellone” afferma la direttrice Santacroce.
E prosegue: “Questa nuova edizione si propone al pubblico con un concept completamente rinnovato. Sono 24 gli eventi in cartellone, con ben 7 prime nazionali assolute, 5 coproduzioni con realtà importantissime a livello nazionale e 2 produzioni originali del festival. Un programma molto articolato che spazia dalla lirica al pop, al jazz, alla danza, per coinvolgere con le sue produzioni originali e fuori dal mainstream il pubblico proveniente da tutta Italia. Sono sei fine settimana che si alternano dal 3 ottobre al 3 novembre. Ogni fine settimana è dedicato a un genere diverso, così da interessare il pubblico proveniente da tutta Italia e non solo i calabresi. A tal proposito, abbiamo stipulato convenzioni con tutti gli albergatori di Catanzaro e anche con bar e ristoranti, che trovate sul nostro sito, in modo che la permanenza a Catanzaro sia il più piacevole possibile ma anche la più economica possibile”.
“Abbiamo la necessità di trasferire anche all'esterno le capacità storico culturali di spettacolo dei nostri territori. - spiega il presidente Falbo - Coinvolgere l'hotelleria e i ristoratori del centro storico del capoluogo è un fatto assolutamente meritevole. Sarà una stagione veramente importante che spazia dalle varie musicalità ai momenti di spettacolo, al teatro, alla musica in genere, che arricchisce il nostro territorio. La Camera di Commercio è naturalmente molto vicina, da sempre, al Festival d'Autunno, perché vi è la necessità di interpretare e dare risposte alle istanze. Il turismo non può essere solo enogastronomico, per quanto importante, né solo esperienziale, altrettanto importante. Il turismo si aggancia anche a elementi identitari come un percorso di musica, spettacolo, concerti, così ben interpretato dal Festival d'Autunno”.
L’assessore Monteverdi si è invece soffermata sul significato del titolo “Connessioni”: “Non potrebbe esserci un titolo più azzeccato, soprattutto perché solo con la connessione e mettendosi in rete si possono fare belle cose. Grazie per aver ripensato il festival, perché credo che questo sia un segno di grande vivacità”.
Per il sindaco Fiorita: “Tra le tante informazioni che ci ha fornito la direttrice Santacroce in questa ricca presentazione, menzionerei la certificazione verde che il Festival ha ottenuto. Magari è una piccola cosa, ma dimostra la capacità del festival di crescere in tutte le direzioni. Il festival si misura con ambizioni diverse, esplorando sempre nuovi luoghi, e penso che questa sia la caratteristica che fa la differenza”.
Infine, la vicepresidente della Regione Princi, fresca di elezione al Parlamento europeo ha sottolineato: “Un festival che è arrivato alla ventunesima edizione racconta quella Calabria per cui ci stiamo spendendo tanto con il Presidente Occhiuto per narrarne le bellezze culturali e paesaggistiche, elevandola attraverso la cultura. Ed è questo che fa il festival, che ogni anno si arricchisce sempre di più, perché la qualità è davvero internazionale. L’idea della direttrice è molto intelligente, infatti ritengo che la destagionalizzazione debba essere la chiave degli eventi. Dobbiamo avere la capacità di fare turismo tutto l'anno, perché la Calabria ha il potenziale per farlo 12 mesi su 12”.
Conclude: “Noi portiamo l'eccellenza e la integriamo con la nostra identità, le nostre radici che caratterizzano tutti gli eventi. C'è una magia nel festival, una magia che ci permette di raccontare la Calabria partendo dalla cultura. Noi sosteniamo queste realtà e lo faremo sempre di più”.
IL PROGRAMMA
Il 16 agosto all’arena all’aperto del Teatro Comunaleci sarà il concerto di Fabio Concato, mentre il 22 nella stessa location spazio alla comicità tutta del sud di Uccio De Santis, in scena con “Non so che fare prima”.
Due giorni dopo, il 24 agosto, ci si sposterà alla Grangia di Montauro dove si terrà la prima nazionale, realizzata in coproduzione con il Festival d’autunno, dello spettacolo musicaleTaraGnawa il progetto musicale affascinante e innovativo che coniuga le radici della Tarantella calabrese con la ricca tradizione musicale degli Gnawa, originaria del Nord Africa, in particolare del Marocco.
Per il mese di ottobre, poi, come di consueto il Festival ritornerà nella sua cornice d’elezione, il centro storico di Catanzaro. Anche quest’anno si svilupperà in alcuni tra i luoghi più rappresentativi della città - il Teatro Politeama, il Complesso del San Giovanni, Palazzo Santa Chiara, la chiesetta di Sant’Omobono -, proponendo una nuova formula: il concept del cartellone del XXI Festival d’autunno prevede infatti 6 fine settimana tematici, tra il 3 ottobre e il 3 novembre, che mettono sì insieme spettacoli e appuntamenti vari ma pensati per un coinvolgimento economico del territorio.
Nel primo fine settimana dal 3 al 5 ottobre ci sarà la lirica: si partirà dal quartiere più antico della città, la Grecìa per raccontare la storia e le caratteristiche della produzione artigianale serica che la caratterizzò in un passato neanche troppo lontano, con una mostra introdotta dal professore Oreste Sergi Pirrò; quindi ci sarà una produzione originale del Festival sul leggendario mercante di seta Marco Polo, per finire, nel centenario della morte di Giacomo Puccini, con galà dedicato al compositore toscano e all’opera Turandot, allestita in coproduzione con il Teatri di Pietra Festival.
Grande Jazz in scena l’11 e il 12 ottobre con una prima nazionale assoluta, Timba Jazz della straordinaria vocalist cubana Aymée Nuviola, il concerto in trio di Trilok Gurtu, Omar Sosa e Maria Pia De Vito, oltre a un tributo a Chick Corea, pianista indimenticabile che aveva origini calabresi.
Ci sarà poi anche spazio per la grande danza nel fine settimana del 19 ottobre quando in piazza Prefettura ci sarà una spettacolare lezione all’aperto con un professionista della danza internazionale, quindi sono previsti nella stessa serata ben due spettacoli, il primo con la compagnia di danza contemporanea Ocram Dance Movement, il secondo un vero e proprio omaggio alla Parigi delladx Belle Époque con il Balletto del sud.
Il 26 ottobre, toccherà al teatro con un ricordo di Lucio Dalla con la voce narrante di Cesare Bocci realizzato in coproduzione con il Festival Componimenti di Primavera e a Federico Buffa con la sua “Milonga del fútbol”. Il 30 e il 31 ottobre ci sarà la due giorni dedicata alla città di Napoli, con il musical dei record “Mare fuori”, un omaggio alla canzone partenopea e alla sua musica del ‘700.
In chiusura, il 3 novembre ci sarà Music in the city con un aperitivo in musica prima di pranzo, e in serata il concerto di Irene Grandi che ha scelto il Festival d’autunno per aprire il suo nuovo tour “Fiera di me” che celebrerà il trentennale della sua carriera.
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