La Cultura si è ripresa i suoi spazi in un pomeriggio speciale all’insegna delle Arti nella Casa delle Culture del Palazzo della Provincia di Catanzaro, organizzato dal Comitato della Società Dante Alighieri che ha presentato il 4 dicembre dalle ore 17.30 le opere della scrittrice Antonia Doronzo Manno e della pittrice Daniela Troina Magrì, “Gioioso Vivere” di Dantebus Editori e “VIVERE-La primavera al Covid 19” di Aletti Editore.
La Presidente del Comitato, Teresa Rizzo, ha aperto l’incontro con i saluti presentando al numeroso pubblico intervenuto i pregevoli obiettivi della Società Dante Alighieri e gli alti profili artistici delle autrici a cui ha fatto seguito l’intervento della Dott.ssa Anna Maria Fonti Iembo che ha sottolineato l’importanza culturale dell’incontro come faro di ritrovati valori umani.
La giornalista Maria Luisa Iezzi, moderatrice, ha curato con professionalità come moderatrice la presentazione delle opere con approfondimenti e curiosità sulle diverse sfumature creative delle opere presentate.
Gli Intermezzi musicali alla tastiera della musicista Paola Riccardi e le letture poetiche e narrative degli attori della Compagnia teatrale “I Sognattori” hanno offerto profonda armonia. Le descrizioni dei quadri e il racconto intimo della nascita dei testi poetici e narrativi da parte della pittrice Daniela Troina Magrì e della scrittrice Antonia Doronzo Manno hanno creato un clima di suggestione in cui il pubblico entusiasta si è immerso, facendosi trasportare dalle parole, note, e pitture in mondi immaginari e segreti in cui ciascuno ha ritrovato parte di se stesso .
Le due opere significative testimoniano attraverso la poesia ,la pittura, la prosa l’amore per la vita e la gratitudine per l’incanto del creato, infondendo nel pubblico e nel lettore la luce della natura, del cuore e dell’amore con un messaggio di fiducia e di speranza, un ottimismo oltre ogni bruttezza .
La prima “Gioioso Vivere” di Dantebus Ed., porta la prefazione del giornalista Massimo Gherardini, profondo conoscitore del poeta Dante Alighieri e della tradizione letteraria italiana. Presenta nelle cinque sezioni, una pregevole collaborazione fra versi e pennellate, la cui correlazione ed unione permettono di spaziare dalle emozioni di aspetti personali a universali; dallo sguardo sulle cose intorno presenti a quelle passate, anche in altre arti, come la musica, la danza, la scultura e la fotografia. Il caos interiore ed esteriore, tra realtà e visioni, fra sogni e ricordi. abbracciando con la loro bellezza l’essere umano.
La seconda “Vivere-la primavera del Covid-19” che porta la prefazione di Alessandro Quasimodo, poeta, regista e attore, rappresenta un alternarsi di narrativa e poesia( prosimetro ), su quello che ha rappresentato il periodo della pandemia , fatto di una realtà sconosciuta che ha scatenato ansie, paure, ma anche tante speranze. Il libro è strutturato in capitoli ripartiti in paragrafi concentrati su temi che rispecchiano la realtà quotidiana. I due protagonisti Oriana e Bruno, sono alla ricerca di nuove modalità di vita delle emozioni, valorizzando ogni istante e aspetto del loro itinerario sulla Terra, tenendo lo sguardo fisso verso il solstizio estivo, simbolo di una vera rinascita. Sorgono, così, quesiti universali sulle ragioni del dolore e sul ruolo del caso nella nostra esistenza. Ogni sezione si apre con un’immagine dotata di didascalia su ciò che si andrà a leggere e si conclude con una poesia. La Aletti Editore ha definito il libro un documento di grande pregio narrativo, ma anche storico e sociologico, da poter consultare nel tempo, che racconta le caratteristiche storiche di oggi e dei mitici anni ’60, ’70, ’80 tra presente e passato.
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