di CLAUDIA FISCILETTI
Sono stati illustrati questa mattina, nella Sala Concerti del Comune di Catanzaro, i risultati ottenuti dalla "Breast Unit" dell'azienda ospedaliera "Pugliese-Ciaccio", l'unità operativa multidisciplinare per la cura del cancro alla mammella che è attiva dal maggio 2019.
Un progetto che "ci permette di prevenire ed evitare la migrazione sanitaria", afferma il sindaco Sergio Abramo, evidenziando la professionalità e l'avanzata tecnologia con cui opera l'unità che, ad oggi, è l'unica ad offrire un tale servizio in tutta Italia. "Ogni anno ci aspettiamo circa 1.500 nuovi casi di tumore alla mammella, circa 600 vanno fuori dalla Calabria per ricevere le cure", questi i dati forniti dal dottore Francesco Abbonante, coordinatore clinico “Breast unit” e direttore dipartimento Chirurgia, che aggiunge: "Abbiamo curato diverse centinaia di casi negli ultimi anni. La paziente può evitare percorsi burocratici ed arrivare direttamente negli ambulatori. Stiamo avendo ottimi risultati e speriamo di aprirci anche verso le città della provincia e nelle province della regione per combattere il nemico comune che è il cancro alla mammella".
"Faremo una riunione con i sindaci delle città capoluogo di provincia, inviteremo anche Massimo Mauro che, con la Fondazione Vialli-Mauro ha donato un macchinario tecnologicamente avanzato all'unità", ha spiegato Abramo che ha sottolineato il particolare orgoglio nel vedere tali eccellenze nell'ospedale di Catanzaro. Il dottore Abbonante, poi, oltre a ricordare Carlo De Lellis che "già negli anni Novanta parlava di Breast Unit", ha anche dato chiarimenti riguardo ai tempi di attesa per ricevere visite e diagnosi: " Abbiamo istituito un numero verde dedicato 0961 883241 mediante il quale le donne che osservano insorgenza di patologia mammaria, ricevono entro tre giorni visita combinata di chirurgo senologo e radiologo interventista, i quali valutano l’opportunità di eseguire ecografia mammaria, mammografia e se necessita biopsia del nodulo".
Un'unità operativa multidisciplinare composta da diversi professionisti. Presente all'incontro la direttrice di Radioterapia, dottoressa Elvira Mazzei che ha ribadito come questo serva a facilitare il percorso delle donne "che iniziano un iter con noi. Cerchiamo di fare quello che possiamo per semplificarlo, in considerazione del fatto che la paziente attraversa un momento delicato".
"Quello che conta è riuscire a fornire assistenza alle pazienti", afferma poi il dottore Vito Barbieri, direttore Oncologia medica a cui si unisce poi l'intervento del dottore Bernardo Bertucci, direttore di Radiologia: "Siamo tecnologicamente avanzati e riusciamo a scovare questo nemico anche quando è sepolto in posti in cui è difficile da evidenziare. Uno dei problemi che incontriamo è la donna che ha paura per cui ci siamo prodigati a coltivare anche l'accoglienza, la comunicazione".
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