Catanzaro, presentato il progetto di restauro della "nuova" Cattedrale

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  10 febbraio 2025 13:27

di TERESA ALOI

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Un intervento invasivo per curare un grosso male.  Due cantieri per due progetti esecutivi e tre finanziamenti per restituire la Cattedrale ai fedeli. Ai cittadini. All'intera Calabria. Una "giornata storica",  come è stato sottolineato, per Catanzaro  e non solo, alla quale sarà restituito il suo patrimonio. Perché "Quando manca la Cattedrale manca il cuore pulsante"  ha spiegato il prefetto Castrese De Rosa e perché  "Se lavoriamo insieme i risultati si ottengono" come ha detto l'arcivescovo mons Claudio Maniago che non ha nascosto la sua immensa gioia  "di poter entrare in Cattedrale". 

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"Abbiamo in mano una progettazione di elevato livello" ha spiegato il Provveditore Interregionale per le OO.PP. Sicilia-Calabria Ing. Floriano Siniscalco che ha parlato di un paio di anni -per la conclusione dei lavori del primo lotto, esclusi  intoppi e imprevisti.   

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"Un traguardo importante - ha detto il sottosegretario all'Interno Wanda Ferro -  che visto un percorso condiviso tra le istituzioni con la volontà di restituire il patrimonio alla collettività, uno straordinario luogo di culto". Un traguardo che si inserisce a pieno "in un più ampio progetto per il centro storico" per il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita che ha ricordato  l'Istituto Rossi restituito appena qualche fa alla città annunciando la riapertura - già da domani - dell'ascensore di Bellavista "per tentare di arginare quanto più possibile l'atavica mancanza di parcheggi". 

Dunque una best practice, una di quelle esperienze che permettono di  ottenere risultati eccellenti. Lo ha ribadito più volte il Soprintendente ABAP per le province di Catanzaro e Crotone Arch. Stefania Argenti alla quale è spettato il compito di illustrare il progetto complessivo. 

"Abbiamo di fronte una sfida che è stata vinta per la complessità delle operazioni che abbiamo messo in campo sia per dal punto di vista della definizione di un progetto  ambizioso sia per far convergere più finanziamenti da più parti. Un percorso difficile - ha spiegato l'architetto Argenti che sarà anche direttore dei lavori -  che rappresenta anche un punto di forza. Abbiamo riscontrato criticità  non prevedibili. Grazie allo studio eseguito da più parti è emerso che il male era molto più esteso e quindi c'era la necessità  di cambiare l’intervento. Tutto ciò, ha fatto cambiare i costi".

Su tutto, le esigenze liturgiche.  E allora la ripartenza non poteva essere che "quella di ripensare la spazialità" e ritornare indietro nel tempo prima del bombardamento del 43'. E così, il Duomo sarà "alleggerito" per abbattere quella sproporzione sia verso l'altare principale che  rispetto alle altezze. Un intervento strutturale non di poco conto come hanno spiegato l'architetto Giancarlo Battista e il professore Andrea Giannantoni. Un intervento strutturale che terrà conto dell'esistente e di tutto ciò che dovrà essere restaurato partendo dai materiali - mattoni, ferro, gesso, telai di metalli - per alleggerire i carichi e rendere "meno goffo" l'insieme.  

NEL DETTAGLIO

Due interventi. Il primo, si espleterà attraverso due finanziamenti in cui Stazione  appaltante è il segretariato Mic Calabria rappresentato dalla dottoressa Maria Mallemace. I due finanziamenti: sono uno della Regione Calabria pari a 2 milioni e 600 mila euro e uno del Ministero dei Beni culturali pari a  di 500 mila euro. Questo intervento riguarderà il campanile e la facciata

Il secondo intervento è finanziato completamente dal Provveditorate Interregionale per le OO.PP. Sicilia-Calabria ed è pari a 6 milioni e si occuperà del resto dell'edificio sacro: navate, transetto e cupola.  

 

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