di CARLO MIGNOLLI
È stato presentato questa mattina presso l’Aula “Sancti Petri” dell'Arcivescovado di Catanzaro il progetto Oikos APS - Centro per lo Sviluppo Umano Integrale dei Giovani, un'iniziativa nata per offrire un importante supporto alla comunità diocesana e alla cittadinanza. L'incontro ha illustrato gli obiettivi dell'associazione, che si propone di sostenere le nuove generazioni del territorio attraverso attività mirate a favorire la loro crescita personale e professionale.
Oikos APS è il frutto della collaborazione tra diversi attori sociali, istituzionali ed ecclesiali che lavorano insieme per dare vita al Centro per lo Sviluppo Umano Integrale dei Giovani, situato a Roccelletta di Borgia. Il centro sarà inaugurato il 28 settembre, nell’ambito di un programma mensile di eventi interamente dedicato al Tempo del Creato, rafforzando così il legame tra l’attenzione alle persone e la cura dell’ambiente.
Tra i partecipanti all'evento, Monsignor Claudio Maniago, Arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, ha dichiarato che: “Questa iniziativa nasce dall'ascolto del territorio, prendendo spunto sia dalla sua bellezza e dalle sue potenzialità, sia dalle prospettive che permettono a questo territorio di esprimersi al meglio”.
Tuttavia, ha anche ricordato le difficoltà e le fatiche evidenti, che spesso vengono ignorate. “Questo progetto prende forma dall'ascolto e dall'energia di persone giovani”, ha detto Maniago, aggiungendo che è frutto dell’esperienza della Pastorale Giovanile, la quale non si limita a offrire momenti di svago per i giovani, ma si impegna a scoprire come la fede possa illuminare le loro prospettive di vita, dando loro un senso.
Il Vescovo ha spiegato che questa iniziativa si inserisce nel lavoro della Pastorale Giovanile e nel Progetto Policoro, un'iniziativa nata per affrontare le difficoltà nel mondo del lavoro, con un'attenzione particolare verso i giovani. "Questa proposta - ha dichiarato - è quasi un sogno, nel senso più bello del termine. È qualcosa di bello e importante, che si ha il coraggio di realizzare".
Monsignor Maniago ha poi evidenziato l'importanza del contributo delle nuove generazioni: "Le forze che muovono questo progetto sono giovani e la diocesi è lieta di sostenerlo, perché vede in loro una convinzione profonda, non superficiale o avventata. Dopo aver ascoltato e riflettuto, questi giovani cercano realmente di creare opportunità affinché il territorio possa esprimere appieno la sua ricchezza, offrendo a chi vi abita la possibilità di continuare a vivere qui, e di farlo bene".
Ha proseguito ribadendo il ruolo cruciale dei giovani nell'evangelizzazione: "I primi evangelizzatori dei giovani non possono che essere giovani stessi. La Chiesa lo afferma da tempo. Non si tratta solo di portarli in chiesa, ma di mostrare loro, attraverso l'esempio di altri giovani, quanto i principi del Vangelo possano essere concreti e rilevanti nella loro vita".
Infine, Monsignor Maniago ha annunciato il coinvolgimento della diocesi nel sostenere concretamente il progetto, mettendo a disposizione una struttura già utilizzata per alcune iniziative. "Adesso si allargherà anche a un terreno circostante, che finora era incolto, e speriamo davvero che diventi il palcoscenico di qualcosa di bello e significativo", ha concluso.
Il centro offrirà servizi integrati rivolti a ragazzi e ragazze dai 15 ai 35 anni, articolati in quattro aree d'intervento: educazione e sviluppo personale, benessere fisico e mentale, socializzazione e inclusione, e infine orientamento professionale e formativo.
Il Presidente dell'Associazione Oikos e Direttore della Pastorale Giovanile, Francesco Costa, ha spiegato: “Il nostro obiettivo oggi è presentare il Centro per lo sviluppo integrale dei giovani. L'associazione è stata creata per coordinare e gestire le attività all'interno del centro, che si propone come motore di tutte le iniziative che avverranno al suo interno”. Costa ha poi evidenziato il significato del nome “Oikos”, che in greco significa “casa”, ribadendo come il centro voglia essere un ambiente accogliente per tutti i giovani, rispondendo alle loro necessità e difficoltà, soprattutto in un contesto sociale sempre più complesso e frammentato.
Costa ha inoltre sottolineato come molte delle difficoltà che i giovani affrontano oggi nascano dall’assenza di un punto di riferimento. “Il centro si propone di essere un luogo dove i giovani possono trovare ascolto e sostegno, attraverso percorsi che abbracciano tutte le dimensioni della vita: psicologica, fisica, umana, spirituale ed educativa”, ha aggiunto. Il centro, ha spiegato il presidente dell’associazione, includerà anche attività volte a supportare i ragazzi con disabilità, offrendo loro accompagnamento e sostegno grazie all'intervento di figure professionali qualificate.
I quattro valori fondamentali che guidano l'attività del centro sono cura, corresponsabilità, fraternità e dono. La cura verrà praticata sia dagli educatori che dai giovani stessi, che saranno incoraggiati a prendersi cura l'uno dell'altro. La corresponsabilità nasce dal lavoro congiunto di diverse realtà ecclesiali e sociali, che si sono unite per costruire un percorso comune. La fraternità, promossa anche dal magistero di Papa Francesco, rappresenta uno dei principi cardine su cui si fonda il progetto, mentre il dono simboleggia l'offerta gratuita e disinteressata di tempo e competenze per il benessere dei ragazzi.
Riguardo alla partecipazione dei giovani, Costa ha evidenziato che il centro è già attivo da alcuni anni grazie a un progetto precedente. Tuttavia, ha specificato: “Non parliamo di un progetto, ma di un processo, che ci auguriamo possa continuare a lungo. Non puntiamo solo a occupare uno spazio fisico, ma a costruire relazioni significative e a creare opportunità per il futuro dei giovani”.
L’iniziativa si basa su una rete di collaborazione tra diversi enti e associazioni, come l’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, attraverso il Progetto Policoro e il Servizio diocesano per la Pastorale Giovanile, l’Associazione di Volontariato Khòra, la Cooperativa sociale Giroquadro, l’Associazione Modelli si nasce, il Circolo Laudato Si’ di Davoli e lo Studio Professionale Panta Rei. Questa rete è l’anima del centro, animandolo attraverso uno stile di governance condivisa.
Per ulteriori informazioni sulle attività del centro e per restare aggiornati sugli eventi, è possibile seguire le pagine social di Oikos APS e visitare il sito ufficiale www.apsoikos.org.
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