Catanzaro, presentato il Report Uil sui ritardi del Pnrr in Calabria

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Senese e Bloise
  09 luglio 2024 13:39

di CARLO MIGNOLLI

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“Il PNRR da una parte e l'autonomia differenziata dall'altra, a nostro parere, sono un binomio mortale per il Sud e in modo particolare per la Calabria”. Con queste parole Mariaelena Senese, Segretaria generale della Uil Calabria ha aperto l’incontro con la stampa, presso la sede della Uil Calabria di Catanzaro, per presentare il Report sullo stato di attuazione del PNRR in Calabria.

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Il PNRR, con un investimento totale di 221,1 miliardi di euro a livello nazionale, mira a rispondere alla crisi causata dalla pandemia di COVID-19, rilanciando l'economia italiana attraverso una trasformazione verde e digitale.

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Per la Calabria, il piano prevede interventi strategici per migliorare infrastrutture, servizi pubblici, innovazione e coesione sociale e territoriale. Tra le principali iniziative: potenziamento delle reti di trasporto, promozione delle energie rinnovabili, efficienza energetica degli edifici, e rafforzamento del sistema sanitario e dell'istruzione. Un’attenzione particolare è riservata ai comuni calabresi, con progetti mirati a sviluppare infrastrutture per una mobilità sostenibile, digitalizzare la pubblica amministrazione, rigenerare aree urbane degradate e tutelare l'ambiente e promuovere inclusione sociale e coesione.

La Uil Calabria sta monitorando l'attuazione del PNRR nella regione, collaborando con le istituzioni per garantire l'uso efficace e trasparente delle risorse, migliorando così le condizioni di vita dei cittadini calabresi e riducendo le disuguaglianze territoriali. Il report redatto dalla Uil Calabria e Uil Fpl Calabria offre una panoramica dettagliata sugli interventi del PNRR, evidenziando iniziative, risultati e sfide future, con l'obiettivo di guidare le azioni future e favorire una partecipazione consapevole al processo di ripresa e resilienza.

È emerso che per la Calabria sono disponibili 9 miliardi e 900 milioni, suddivisi abbastanza equamente nella varie province, per la realizzazione di 10.919 progetti, di cui soltanto 4.454 risultano validati.

La Segretaria ha poi aggiunto: “Il Report che preeentiamo oggi attesta i notevoli ritardi nell'attuazione del PNRR e le incertezze nella pianificazione. Oggi siamo al 40,85% nell'attuazione del PNRR rispetto a un preventivo pari al 64%. È una Calabria che continua ad arretrare, dove la povertà continua a dominare proprio a causa dello spopolamento, di un'emigrazione continua che non è più solo quantitativa ma anche qualitativa. Mazzini diceva che l'Italia sarà quel che sarà il Mezzogiorno. Noi diciamo che all'interno del Mezzogiorno esiste un Mezzogiorno quale la Calabria, che è un mondo estremo dove si continua ad arrancare, dove i diritti che dovrebbero essere costituzionalmente garantiti ai cittadini calabresi non lo sono”.

E in merito ai tagli agli enti comunali ha concluso: “Sappiamo bene che il monitoraggio è in capo al Governo nazionale sull'attuazione del PNRR, attuazione che è stata demandata completamente agli enti comunali. Abbiamo detto tante volte come UIL in passato che occorreva intervenire con un piano di assunzioni extra, proprio per la mancanza di turnover nei nostri enti comunali, e provvedere a delle task force che fossero in grado di sostenere non solo la fase della progettazione ma anche quella della rendicontazione”.

Per il Segretario generale della Uil Fpl Calabria Walter Bloise: “Parliamo di circa 10 miliardi di euro di finanziamenti per la sola Calabria. In Italia sono previsti circa 200 miliardi. Ricordiamo a tutti che si tratta di risorse che per 2-3 terzi andranno restituite con un mutuo alla Comunità Economica Europea. Quindi è fondamentale monitorare il corretto svolgimento delle opere. C'è una situazione di ritardo, diffuso in Italia e in Calabria. È omogeneo in tutte le province. Gli interventi sono circa 11.000 e lo stato di attuazione degli investimenti ha raggiunto il 40% circa.

“La maggior parte degli interventi - continua - non è ancora partita. Solo la metà sono stati validati, quindi ce ne sono il 50% che non sono addirittura validati e quindi non sono potenzialmente cantierabili in questo momento. Abbiamo due anni di tempo per finire gli interventi, rischiamo di dover restituire un prestito consistente che ci impegna per le generazioni future senza che la Calabria possa ottenere quel risultato che avrebbe dovuto fargli recuperare un certo gap”.

In merito alle maggiori criticità aggiunge che “riguardano innanzitutto un'eccessiva frammentazione degli interventi. Ci sono svariate migliaia di interventi che sono addirittura di importo inferiore a 50.000 euro e ce ne sono quasi 2.000 che sono di importo inferiore a 20.000 euro.

C'è una frammentazione di interventi incredibile. In Calabria questa frammentazione è superiore rispetto al resto d'Italia e i Comuni hanno grandissime difficoltà, specie in termini di mancanza di personale. Tra le proposte chiediamo, per esempio, che si investa nell'assunzione del personale. Naturalmente, ci deve essere da parte del Governo l'eliminazione dei vincoli stringenti sulle assunzioni. In Italia si è investito poco all'interno del PNRR per quanto riguarda le assunzioni: ci sono circa 500 milioni di euro, che sono poca cosa rispetto a quello che servirebbe. Noi proponiamo quantomeno un investimento di 30 milioni all'anno per assumere almeno 900 tecnici qualificati, diplomati e laureati, che potrebbero in qualche modo far recuperare il ritardo che c'è nella maggior parte dei settori”.

E conclude: “Evidenziamo che ci sono pochissimi interventi che valgono anche oltre un miliardo di euro. Ci riferiamo, per esempio, agli interventi sull'alta velocità ferroviaria. Ce ne sono alcuni che addirittura valgono quasi 2 miliardi di euro. Anche su questi vorremmo capire esattamente qual è lo stato di avanzamento, perché comunque ci risultano dei ritardi”.

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