di MARCO VALLONE
“Questo libro è un viaggio nell'anima che io ho voluto fare: ne sentivo l'esigenza e il bisogno”. Così Marcella Crudo, autrice del libro “Appunti di viaggio” presentato questo pomeriggio nell'aula S.S. Petri dell'Arcivescovado di Catanzaro, ha definito il senso profondo dell'opera di cui si è discusso in questo evento, rientrato più in generale nella cornice degli appuntamenti relativi all'anno sociale dell'Università della Terza Età e del Tempo Libero della associazione “'A Filanda”.
Il libro traccia un percorso intimo che ha l'obiettivo di arrivare alle più profonde insinuazioni dell'anima, in modo tale da scandagliarla, nel tentativo di venire a capo di quelle che sono le sue più oscure e intrinseche verità.
Nell'opera Marcella Crudo ha voluto mettere in evidenza “due o più sentimenti contrastanti. E' un libro semplice, leggero: sono 25 racconti che fanno vedere come nella vita, spesso, nelle situazioni di disperazione più nera ci possa essere sempre un barlume di speranza che può ribaltare la situazione. E' un percorso che ho fatto, all'interno della mia persona, e sono arrivata alla determinazione che nella vita bisogna accettare ciò che viene dalle variabili indipendenti. Però sapendole gestire, e sapendole poi dominare, in modo che anche le passioni più tristi, e le vicende più tristi, possano diventare lievi e quindi meno pesanti, con l'auspicio che la condivisione di esse con gli altri possano determinarne il superamento”.
L'opera fa compiere un viaggio che, avendo come base di partenza la cronaca di tutti i giorni, approda poi alla letteratura, alla vita e alla storia, evidenziando le virtù, i valori, i difetti, i vizi, le debolezze e i peccati del genere umano. Vi sono degli spunti di riflessione per capire cosa essi rappresentino e come poi possano incidere nella vita di tutti i giorni e sul modo di intendere l'esistenza di ognuno.
Letteratura si diceva: nella presentazione andata in scena nel pomeriggio è risaltata molto l'eco dei versi danteschi della Divina Commedia. Nel dibattito col pubblico si rifletteva, ad esempio, su come da giovani l'opera del Sommo Poeta potesse creare facili noie, mentre in età adulta vi sarebbe invece un più convinto piacere nella lettura dei versi di Dante Alighieri.
L'amore “che move il sole e le altre stelle” è stato al centro della presentazione odierna. Ne ha parlato anche il professore Franco Cimino, che del libro di Marcella Crudo ha firmato la prefazione: “Ho ricevuto l'onore, da parte di Marcella, di poter fare la prefazione del libro e anche di curarne la presentazione oggi. Questa è la terza che faccio: quasi sono sotto contratto - ha affermato, sorridendo, Franco Cimino -! Ma sono state una più bella delle altre. Questa di questa sera è stata particolarmente bella, piena di sentimenti, di partecipazione emotiva anche da parte del pubblico. E poi anche affascinante per il tema che la stessa Marcella ha voluto che fosse al centro del dibattito di questa sera. Mi riferisco all'amore, che nel libro scorre che è una bellezza, che è stato declinato in tante forme: da quelle dotte di Dante a quelle, diciamo, più carnali che abbiamo incontrato nelle varie storie che sono presenti in questo libro di racconti. Quindi è stata una bella serata: io ci son venuto volentieri, avendo ricevuto questo onore! Rispondo impegnando a fondo i miei sentimenti e quel poco o molto di sensibilità culturale che ancora possiedo”.
L'incontro, nel suo svolgimento, è stato inoltre allietato dalla lettura di alcuni passi del libro di Marcella Crudo proposta, con enfasi artistica ed attoriale, da Aldo Conforto, definito da Franco Cimino come “una delle più grandi risorse che la città di Catanzaro possiede”.
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