di FILIPPO COPPOLETTA
Campanelle che tornano a suonare, zaini colorati e il brusio di voci emozionate: oggi a Catanzaro, come in tutta la Calabria, è suonata la prima campanella dell’anno scolastico. Un ritorno in aula che porta con sé l’entusiasmo dell’inizio, ma anche paure, aspettative e una novità importante: la nuova direttiva del Ministero dell’Istruzione che vieta l’utilizzo dei cellulari in classe.
Davanti agli istituti del capoluogo, già dalle prime ore del mattino, l’atmosfera era quella tipica del rientro: studenti che si ritrovano dopo l’estate, genitori che accompagnano i più piccoli con un po’ di commozione e insegnanti pronti a ricominciare un nuovo percorso educativo.
Il tema dei cellulari ha diviso gli studenti: alcuni ragazzi si sono detti contrari alla misura, sostenendo che lo smartphone possa essere utile per studiare, cercare informazioni o seguire app educative. Altri, invece, hanno accolto con favore la decisione, convinti che senza notifiche e messaggi sarà più semplice concentrarsi.
Decisamente più compatto il giudizio dei genitori: per molti il cellulare in classe è solo una distrazione, un ostacolo all’apprendimento.
Il primo giorno di scuola a Catanzaro è stato quindi un momento di festa e riflessione, in cui le emozioni personali si sono intrecciate con i cambiamenti imposti dalle nuove regole. L’estate che finisce lascia il posto a un nuovo cammino fatto di libri, sfide e sogni: un’avventura che, per studenti, insegnanti e famiglie, si rinnova ogni anno con lo stesso carico di speranze.
(hanno collaborato Gaetano Giaimo e Iacopo Parisi)
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