Progetto Ceet al rush finale. Ripartono giovedì al Maresca i laboratori che sin dal 2020 a Catanzaro hanno dato man forte alla lotta contro la povertà educativa coinvolgendo anche l’Ipsia e il Petrucci attraverso una rete, “Cultura, Educazione, Empowerment, Territorio”, che vede l’Arci capofila. Sullo sfondo un progetto selezionato da “Con i Bambini”, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che ormai tre anni fa scattò in ben 11 città italiane, ma che soltanto sui Tre colli ha raccolto la sfida di quel salto tra gli Istituti di istruzione secondaria che ha di certo complicato l’impressa, ma ha riservato anche tante soddisfazioni.
E mentre proseguono senza intoppi le azioni 8, 9 e 10 che mettono in campo attività concrete per contrastare l’isolamento e la dispersione scolastica puntando allo sviluppo della capacità critica e dell’alfabetizzazione emotiva dei ragazzi, l’attenzione ora si concentra sui punti 11 e 12, quelli conclusivi, che scatteranno appunto giovedì.
Intanto, molte sono state le questioni logistiche e di prospettiva sviscerate lunedì nel corso di una riunione operativa che ha messo a confronto l’equipe progettuale composta da Diana Costanzo, Rosario Bressi, Vincenzo Maesano, Benedetta Cannistrà, Domenico De Fazio, Luna Cosentino e Antonella Scalzi.
Le mission da chiudere «entro metà febbraio» - almeno così si augura il presidente di Arci Catanzaro, nonché responsabile territoriale Rete Ceet Calabria, Rosario Bressi - riguardano l’implementazione delle azioni educative, la rigenerazione dei presidi territoriali nonché la promozione della fruizione culturale con minori e famiglie senza tralasciare i protocolli da attivare con l’ente culturale individuato dall’Arci nel teatro Hercules di Pietro Procopio così da poter chiudere il progetto prima dell’estate magari con una commedia tutta nuova che veda tra i protagonisti proprio i ragazzi coinvolti nel progetto.
Questo l’obiettivo dei “focus group” che coinvolgeranno 20 tra i ragazzi più appassionati proprio al fine di arrivare alla stesura collettiva di un’opera teatrale la cui rappresentazione avverrà nei primi giorni di giugno.
Tre, dunque, le seconde classi che da dopodomani ritroveranno laboratori che il Maresca ha già sperimentato. Sullo sfondo tempi stretti che anziché spaventare stimolano gli attori di un progetto che punta a coinvolgere anche i genitori dei ragazzi nella consapevolezza di come gli anni della scuola superiore siano quelli più indicati per intercettare e sciogliere disagi che troppo spesso si muovono nell’ombra rischiando di condizionare e plasmare scelte e comportamenti degli adulti di domani.
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