Per il consigliere comunale Talarico a Catanzaro "si vive" bene ma è il "lavoro cio’ che manca. Il governo nazionale faccia qualcosa di concreto”.
06 ottobre 2020 17:08“La recente classifica sulla qualità dell’aria stilata da Legambiente, che ha promosso a pieni voti Catanzaro in un elenco di 97 città italiane, mi dà l’occasione per una riflessione ad ampio raggio. Non sto qui a soffermarmi più di tanto sulle politiche ambientali promosse e sviluppate dall’amministrazione guidata da Sergio Abramo, di cui mi onore di far parte, anche se bisogna sottolineare una volta di più quanto, questo importante risultato, sia dovuto anche ad alcune scelte del sindaco, che ha voluto puntare con forza su:
E' quanto si legge su una nota del consigliere Fabio Talarico (Catanzaro con Abramo).
"È chiaro, al di là di qualsiasi strumentalizzazione politica, che a Catanzaro, - prosegue Talarico - in questi anni, è stata messa in campo, dal sindaco Abramo e da noi consiglieri che lo supportiamo, un’azione incisiva finalizzata a garantire alla città una nuova dimensione, più contemporanea ed europea. Certo, la buona qualità dell’aria nel capoluogo, unica città del sud insieme a Enna nella classifica di Legambiente, è dovuta anche e soprattutto alla sua conformazione, ma il vento in Calabria è un po’ dovunque e quindi, quanto è stato fatto dall’amministrazione, in materia di politiche attive per l’ecosostenibilità, è stato notevole e riconosciuto".
"A Catanzaro, come in Calabria, si vive e si sta bene, l’aria buona riduce il rischio di malattie, e il potenziale è di assoluto livello. Nella nostra regione abbiamo, purtroppo, la grande piaga dell’assenza, cronica, di lavoro. Per cui mi auguro che il governo nazionale faccia qualcosa di concreto: tra poco dovranno essere presentati i piani italiani per il Recovery fund, nei quali il Sud e la Calabria devono essere principali beneficiari se si vuole davvero pensare di rilanciare il Paese. Se invece, a Roma, continueranno a pensare solo a sussidi e contributi a pioggia, - conclude - senza intervenire in maniera strutturale, per l’Italia sarà l’ennesima occasione persa e per il Meridione, la Calabria, Catanzaro e tutte le altre città della regione, l’ennesima presa in giro”.
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