Catanzaro, Raffaele Serò sul diserbo di giugno: “I voltagabbana prestati alla politica"

 It's my button! “Il programma di diserbo avviato dal Comune di Catanzaro per il mese di giugno, oggi oggetto di lodi da parte di chi quotidianamente attacca questa amministrazione, dimostra tutta l’ipocrisia di una certa politica. Gli stessi che invitano alle dimissioni di massa accusandoci di incapacità, oggi applaudono a un programma frutto di impegno e pianificazione, solo perché conviene loro strumentalizzare il lavoro altrui per scopi personali”. Lo afferma Raffaele Serò, consigliere comunale. 

“Questi soggetti, lontani dai reali problemi della città e dei cittadini, parlano con superficialità. Se conoscessero davvero il territorio, saprebbero che il programma di diserbo, così com’è stato presentato, dimentica quasi il 50% delle vie nei quartieri coinvolti.
Esempi concreti? Nel quartiere Siano sono state escluse vie importanti come:

Via dei Garofani

Via della Lacina

Via dei Tulipani

Via delle Orchidee

Via Timpone

Contrada San Cono

Contrada Santa Domenica

E potrei continuare.

La situazione si ripete anche in altri quartieri come Ponte Piccolo, Materdomini, e non solo. In alcune zone, come Sala, Campanella, Santo Janni, Cava e Signorello, il diserbo è stato annunciato senza alcuna specifica sulle vie interessate. Voglio essere chiaro: il diserbo deve coprire interamente ogni quartiere, e i lavori devono considerarsi conclusi solo quando tutte le vie saranno effettivamente trattate.

Questo programma è stato oggetto di confronto e revisione per giorni. Durante tali lavori, ho espresso numerosi dubbi e segnalato diverse vie mancanti nei quartieri in questione. Continuerò a farlo. Reitererò le mie richieste affinché nessuna parte della città venga trascurata. Partecipate del Comune come la Sieco lavorano alacremente sul diserbo ma il frutto di questo lavoro non si vede perché andrebbe gestito in altro modo dai settori che danno le indicazioni e che non ascoltano alcuni consigli. 

La vera politica è fatta di presenza, ascolto e concretezza. Non di proclami e opportunismi.

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