"Servizi mai svolti che al Comune di Catanzaro continuano a costare 800mila euro al mese mentre nessuno si prende la briga di applicare le penali previste dal contratto, quelle penali sulle quali io insisto da anni". Il consigliere comunale di Azione Stefano Veraldi ritorna così sul rapporto che lega Palazzo de Nobili e Sieco spa ormai dal 2015.
La speranza, neanche troppo velata, è che l’ingresso in maggioranza del gruppo di cui proprio Veraldi fa parte porti alla svolta da lui auspicata "per rimettere sul giusto binario la gestione di un contratto che - sottolinea - definisce intervento ordinario il lavaggio delle strade". Da qui l’appello al neo assessore comunale all’Ambiente, Irene Colosimo, nonché al direttore per l’esecuzione del contratto Sieco affinché "quanto messo nero su bianco ormai nove anni fa divenga finalmente prassi consolidata". E il pensiero di Veraldi vola, ad esempio, al lavaggio esterno ed interno con enzimi e alla manutenzione dei contenitori stradali impiegati per la raccolta dei rifiuti, al lavaggio e sanificazione dei carrellati superiori a 100Lt., alla pulizia di monumenti, targhe e facciate di edifici pubblici o ancora al mancato rispetto di quanto previsto dal contratto per ciò che concerne le isole interrate. Posizione, la sua, che resta critica anche rispetto alla pulizia della pineta di Giovino e delle spiagge libere non in concessione.
Sullo sfondo sempre quel verde pubblico scarsamente curato, soprattutto in periferia, che spinge Stefano Veraldi a sottolineare cose da sempre segnalate nella speranza che «il nuovo corso della Giunta Fiorita funga da toccasana per la tutela ambientale di un capoluogo di regione che, per come stabilito da contratto, non dovrebbe transigere neppure sullo spazzamento e il diserbo dei cimiteri, sul decespugliamento stradale e sulla rimozione di qualsiasi rifiuto». Se discontinuità amministrativa ci deve essere, insomma, l’esponente di Azione la pretende, ancor di più adesso che il suo gruppo garantisce appoggio esterno all’esecutivo Fiorita. Da qui la riproposizione di un appello che punta dritto a "stroncare il malcostume di quella tolleranza che non fa bene all’immagine del capoluogo di regione per lasciare invece spazio a interventi ispirati da obiettività, giustizia e imparzialità". Ed è per tutto questo che Veraldi non transige sulla puntualità di quel cronoprogramma che la Sieco - fa notare - è obbligata a trasmettere alla stazione appaltante entro le ore 12 di ogni giovedì . Ragionamento pressoché identico per la Verdidea con il consigliere Veraldi che pretende il rispetto degli obblighi contrattuali anche da parte della società che, per oltre 343mila euro, sui Tre colli gestisce la manutenzione del verde pubblico. Ed è il cronoprogramma che ritorna anche per falci, potature, diserbi e raccolta delle foglie con l’esponente di Azione che, anche da questo punto di vista, non nasconde la sua insoddisfazione e anzi tuona: "I parchi gestiti da Verdidea sono foreste amazzoniche".
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