Catanzaro, rassegna Performing: il progetto TAGLI apre nuove vie alla creazione artistica

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Catanzaro, rassegna Performing: il progetto TAGLI apre nuove vie alla creazione artistica
Da sinistra: Ilaria Baia Curioni, Simona Gavioli, Alvise Baia Curioni
  27 maggio 2025 17:51

di IACOPO PARISI

All’interno della rassegna Performing, il talk moderato da Simona Gavioli — professoressa dell’Accademia di Belle Arti — ha ospitato Ilaria e Alvise Baia Curioni, ideatori e curatori della residenza artistica TAGLI. Sono stati proprio loro a raccontare al pubblico - e ai tanti studenti dell'Accademia-  l’origine, la struttura e le ambizioni di questo progetto nato nel 2021 sull’isola di Stromboli.

Banner

Il progetto ha preso forma nel momento in cui i due fratelli, nel periodo del Covid, hanno deciso di convivere e trasformare una semplice residenza in un luogo dedicato alla ricerca e alla sperimentazione artistica. Conoscendo profondamente l’isola e il suo contesto, hanno immaginato un format capace di accogliere e stimolare artisti provenienti da diversi ambiti disciplinari.

Banner

Banner

Fin dall’inizio, TAGLI si è configurato come un ambiente multidisciplinare, capace di includere performer, musicisti, artisti visivi e autori legati a pratiche sonore e multimediali. La selezione avviene tramite una open call online, pensata per ampliare lo sguardo e creare gruppi eterogenei ma coesi. L’obiettivo non è semplicemente offrire uno spazio per la produzione, ma favorire un confronto profondo sul linguaggio artistico, spostando l’attenzione dalla pura estetica alla creazione di nuovi codici espressivi.

Durante la residenza, che dura circa due settimane e mezzo, una decina di artisti vive e lavora insieme, condividendo spazi, idee e momenti quotidiani. Nella prima settimana ogni artista tiene un workshop in cui presenta la propria pratica attraverso approcci molto diversi — dai rituali alle cene condivise — che spesso si influenzano a vicenda. La seconda settimana è invece dedicata alla produzione in vista dell’open house, evento conclusivo aperto al pubblico. Questa convivenza "forzata" spinge gli artisti a uscire dalla propria comfort zone e a relazionarsi con il contesto che li circonda. Stromboli, con la sua natura imponente e mutevole, diventa a sua volta un interlocutore: un’isola viva, attraversata dai ritmi del vulcano e da una popolazione che varia drasticamente tra inverno ed estate.

L’open house rappresenta il momento di apertura del processo creativo. Il pubblico, composto da pescatori locali, turisti, intellettuali e abitanti, rappresenta una sfida e allo stesso tempo una risorsa. Gli artisti sono invitati a trovare modi diversi per raccontare ciò che stanno facendo, allenandosi in un dialogo che accelera la comprensione reciproca tra chi crea e chi osserva.

TAGLI si propone come un’esperienza che mette in crisi l’idea di autore solitario e di opera finita, per valorizzare invece il processo, l’ascolto, la trasformazione continua. I Baia Curioni hanno infatti sottolineato come il rispetto per il caos e per l’imprevedibilità sia uno degli elementi fondamentali del progetto: è proprio lì, nel disordine fertile del confronto, che può nascere qualcosa di nuovo. I due curatori quindi non solo offrono uno spazio di libertà agli artisti, ma contribuiscono anche ad arricchire il tessuto culturale dell’isola, costruendo un ponte tra pratiche contemporanee e comunità locali

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner