Catanzaro. Reparto di Neurochirurgia al "Pugliese" messo in ginocchio dal Covid: i contagi non si fermano

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Catanzaro. Reparto di Neurochirurgia al "Pugliese" messo in ginocchio dal Covid: i contagi non si fermano
L'ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro
  17 novembre 2020 21:46

di STEFANIA PAPALEO

Pazienti, medici, infermieri e Oss. I casi positivi ormai non si contano più nel reparto di Neurochirurgia dell'ospedale "Pugliese" di Catanzaro. In totale sono 17: 10 pazienti, un medico, la caposala, tre infermiere e 2 Oss.

Banner

L'ultimo tampone in ordine di tempo che certifica il contagio da Covid 19 è arrivato nel tardo pomeriggio per un'infermiera. E la paura aumenta in un contesto che appare del tutto fuori controllo.

Banner

Neanche la trasformazione del reparto di Geriatria in degenza Covid ha contribuito ad arginare il focolaio scoppiato in pochi giorni a Neurochirurgia. Paradossalmente, infatti, i pazienti positivi che erano stati finalmente trasferiti in Malattie infettive risultano solo "appoggiati" nel reparto diretto da Lucio Cosco, ma ancora ricoverati in Neurochirurgia, dunque affidati alle cure degli operatori sanitari già decimati dal focolaio che, peraltro, è scoppiato proprio in seguito alla presenza nel reparto di un paziente covid.

Banner

Un aspetto, questo, che ha creato allarme tra gli stessi familiari dei degenti di Neurochirurgia, esposti in questo modo a maggior rischio di contagio, dovendo condividere gli stessi medici e infermieri che, a cadenza regolare, devono dedicarsi ai pazienti "appoggiati" in malattie infettive. Tanto che già qualcuno ha manifestato l'intenzione di presentare un esposto in Procura contro la dirigenza dell'Azienda ospedaliera "Pugliese-Ciaccio", per chiedere di verificare eventuali responsabilità nella gestione poco felice dell'emergenza che non sembra ancora destinare a rientrare.

LEGGI ANCHE QUI. L'ospedale "Pugliese" di Catanzaro ricava altri 30 posti letto per i pazienti Covid (VIDEO)

Emergenza nell'emergenza, dunque, quella che si vive nel reparto in questione, allo sbando nel fronteggiare la pandemia, senza percorsi Covid-19 certificati e con un alto rischio di contaminazione negli ascensori, che mettono in  serio pericolo anche gli operatori chiamati ad accompagnare quei pazienti Covid che, dopo il ricovero in area degenza, avessero necessità di essere trasferiti in rianimazione o in sala operatoria, senza peraltro le barelle di biocontenimento. 

Qualcuno ha parlato di follia sanitaria che sta trasformando l’ospedale "Pugliese-Ciaccio" in un cluster. Di certo nessuno si sente più al sicuro con il virus che avanza e un Piano Covid che non c'è, all'ombra di una politica fallimentare che ha messo in ginocchio la sanità in Calabria.

 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner