Catanzaro, restaurate a Gagliano le tele “Il martirio di S. Caterina” e “Anime del Purgatorio”

di FRANCESCO IULIANO

Sono rientrate nella Chiesa del SS Rosario, nel quartiere di Gagliano, le due tele raffiguranti “Il martirio di Santa Caterina d’Alessandria” e delle “Anime del Purgatorio”, restaurate dal restauratore Francesco Paonessa.

I due dipinti sono stati consegnati alla comunità del quartiere, domenica scorsa in occasione della visita pastorale dell’arcivescovo metropolita della Diocesi di Catanzaro - Squillace, monsignore Claudio Maniago. Una visita inserita nel programma religioso dei festeggiamenti , in corso, in onore della Beata Vergine del Ss Rosario.

L’intervento di restauro delle due tele raffiguranti “Il martirio di Santa Caterina d’Alessandria" e “Anime del Purgatorio”, è stato possibile grazie al finanziamento di 15mila euro disposto con decreto dalla precedente Giunta regionale della Calabria, nell'ambito “dell' “Accordo di programma quadro”, sottoscritto con il Ministero dei beni  e delle attività culturali  e del turismo (Mibact) ed organizzato con il Segretariato regionale per i Beni Culturali.

Un accordo generale che ha consentito il recupero anche di altre opere d'arte custodite in tutta la Calabria. La procedura che ha fatto sì che nel decreto fossero inclusi anche i due dipinti custoditi nella Chiesa del SS Rosario del quartiere di Gagliano, è stata avviata dal precedente Seggio priorale e dalla Confraternita presieduta dall’allora priore Gaetano Severino, e proseguita dall’attuale Seggio e Confraternita, presieduta da Eugenio Lanzo.

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Anime del Purgatorio, fine secolo XVI: Olio su tela 193 cm x 115, autore Domenico Basile, 1598. La tela raffigura nella parte inferiore, le anime del Purgatorio avvolte dalle fiamme, Gesù, la Madonna e Dio Padre con lo spirito Santo. Nella parte superiore, gli angeli.

Santa Caterina d’Alessandria, inizio secolo XIX: olio su tela 186 cm x 144,5, di autore ignoto. Il dipinto raffigura il martirio di Santa Caterina d’Alessandria circondata da una schiera di militi egiziani che osservano lo scendere di un angelo che porta in mano la palma del martirio ed una ghirlanda di fiori. La tela non apporta alcuna firma né iscrizioni ma solo una data  sul retro della tela: “A 1810”. 

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