La Corte di Appello di Catanzaro ha revocato la misura di prevenzione imposta nel lontano 2015 a Salvatore La Rosa.
"Si tratta di un provvedimento importante - spiega il legale di La Rosa, l'avvocato Sandro D'Agostino - perché il giudice di merito si attiene al principio secondo cui anche nei confronti dell'indiziato di appartenere ad associazione mafiosa è necessaria la verifica della concreta pericolosità sociale".
Il giudice di appello, nel travolgere il Decreto che era stato emesso dal Tribunale di Vibo Valentia, ha accolto il ricorso dell'Avv. D'Agostino, facendo propria la tesi secondo cui non è sufficiente fare riferimento alla biografia penale del prevenuto (il La Rosa risultava già condannato per omicidio aggravato dalle modalità mafiose, estorsione aggravata, violazione della disciplina in materie delle armi) ma è necessaria una valutazione globale che tenga conto anche delle condotte mantenute durante l'esecuzione della pena.
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