Il Tribunale di Catanzaro – sezione GIP/GUP – ha accolto la richiesta di revoca della misura cautelare nei confronti di un uomo quarantenne della provincia catanzarese, inizialmente accusato di maltrattamenti in famiglia e sottoposto all’allontanamento dalla casa coniugale e al divieto di avvicinamento alla moglie.
La decisione è stata presa dalla giudice per le indagini preliminari dopo l’istanza presentata dalla difesa, rappresentata dall'avvocato Claudia Conidi, che aveva chiesto l’annullamento o in subordine la sostituzione del provvedimento con una misura meno restrittiva.
Il pubblico ministero aveva espresso parere contrario, ritenendo immutato il quadro indiziario, ma il giudice ha ritenuto fondate le deduzioni difensive. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, infatti, l’indagato aveva fornito una ricostruzione dettagliata dei rapporti familiari, supportata da documentazione – tra cui scontrini fiscali e messaggi scambiati con la moglie – che ha contribuito a ridimensionare le accuse iniziali.
Pur confermando l’esistenza di una forte conflittualità all’interno della coppia, con frequenti discussioni e offese verbali, l’uomo ha respinto ogni addebito di violenza fisica e di gestione economica oppressiva. La giudice ha ritenuto che tali elementi fossero sufficienti a modificare il quadro probatorio delineato in prima battuta e a giustificare la revoca delle misure cautelari.
Pertanto, l’ordinanza dispone la cessazione immediata del divieto di avvicinamento e dell’allontanamento dalla casa familiare.
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