Dichiarazione del consigliere comunale di Catanzaro, Eugenio Riccio:
“Anche quest’anno, così come gli altri anni, relativamente al problema del “mare sporco” che devasta sempre più l’immagine turistica della nostra regione, abbiamo una certezza assoluta: nessuno fa nulla!
Sembrerebbe infatti che in Calabria non esista una figura di riferimento che possa subito intervenire per un sopralluogo quando un cittadino ha l’ardire di segnalare e denunciare il mare sporco.
Centinaia, e basta leggere i social per accorgersene, sono state le segnalazioni dei cittadini e le richieste di intervento alla Guardia costiera che, probabilmente impegnata altrove, non interviene.
Non vanno forse prese subito in carico queste situazioni da parte delle autorità essendo inutile occuparsene mesi dopo? Clamorosa è la vicenda che riguarda il fiume Corace, dove malgrado l’Arpacal abbia certificato che uno scarico abusivo sversa acque nere (fogna), nessuno abbia ancora mosso un dito per porre fine a un vero e proprio scempio ambientale che ogni giorno attenta alla salute dei cittadini. E se sversare acque nere in un fiume, quindi a mare, è un reato, la domanda semplice semplice è la seguente: ma in Calabria l’esercizio dell’azione penale è obbligatorio come in tutta Italia oppure è un optional? Sono quindi forse lontano dalla verità nel sostenere che in Calabria, per difendere il nostro mare, nessuno fa nulla e per poter fare un bagno ci si affida alla benevolenza dei venti?”
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