Catanzaro ricorda il commissario Giovanni Palatucci nel 79º anniversario della morte

di CARLO MIGNOLLI

“Palatucci è un modello da seguire per la Polizia di Stato ed è un eroe che ci illumina con il suo esempio”. Lo dice Paolo Sirna, Questore di Catanzaro, in occasione del 79º anniversario della morte del Commissario di Pubblica Sicurezza Giovanni Palatucci.

La cerimonia, presso il Parco della Biodiversità Mediterranea, ha visto la partecipazione di Autorità Civili e Militari, rappresentanti sindacali e membri dell'Associazione Nazionale Polizia di Stato, tutti riuniti per rendere omaggio al sacrificio e all'eroismo di Palatucci. Tra i presenti anche Giusy Iemma, vicesindaco di Catanzaro. Il Commissario è stato ricordato con la deposizione di un cuscino di fiori alla base dell'albero di ulivo e della targa in sua memoria, collocati nel Parco nel 2021.

Giovanni Palatucci, in qualità di dirigente dell'Ufficio Stranieri e successivamente come Questore reggente della Questura di Fiume, si adoperò instancabilmente per salvare numerosi cittadini ebrei. Fornendo documenti falsi e facendo sparire schedari dall'anagrafe, ha rischiato la propria vita per proteggere gli innocenti dalla furia nazista.

Il suo nobile impegno ebbe termine nel settembre del 1944, quando fu arrestato dalle forze dell'occupazione tedesche e deportato al campo di concentramento di Dachau. Palatucci morì il 10 febbraio 1945, a soli 36 anni, 60 giorni prima della liberazione del campo da parte delle forze alleate. 

Nel 1995, gli è stata conferita la Medaglia d'Oro al Merito Civile, alla memoria, e l'onorificenza di "Giusto tra le Nazioni". Nel 2004, è stato elevato al titolo di "Venerabile Servo di Dio" da Papa Giovanni Paolo II, segno tangibile del suo esempio di virtù e coraggio.

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