Catanzaro, rifiuti abbandonati. Veraldi: “Servono più fototrappole”

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Catanzaro, rifiuti abbandonati. Veraldi: “Servono più fototrappole”

  31 marzo 2022 07:30

“Servono più fototrappole per arginare la piaga degli sversamenti abusivi, fenomeno tristemente comune in molti quartieri del capoluogo, occorre puntare quindi sull’ausilio fornito dall’occhio elettronico. Territori dove il sindaco uscente ha fatto le sue passerelle. Purtroppo, mentre Sergio Abramo faceva le sue passerelle, il Comune ha fatto scadere il contratto all’azienda che gestiva le fototrappole”. Lo afferma Stefano Veraldi. Che continua: 


“Questo è soltanto l’ennesimo caso di maleducazione registrato a Catanzaro, visto che boschi, strade e aree verdi vengono utilizzate come immondezzai un po’ ovunque, purtroppo. Trovo sempre estremamente stupido questo modo di comportarsi. Stupido, maleducato e non rispettoso. Perché un servizio di ritiro dei rifiuti esiste ovunque e tutti i cittadini, quindi anche quelli che abbandonano il pattume, lo pagano. Esiste la piazzola ecologica, anche se le altre ad oggi non sono state realizzate dalla Sieco Spa come da capitolato, aperta e gratuita: per quale ragione danneggiare tutti e tutto rischiando tra l’altro una multa salatissima?"”, scrive Veraldi. 

“Tutti devono aver la possibilità di vivere decentemente, è vero che c’è, come nel caso di Via G. Colivelli (Angolo Via Conti Ruffo) chi non rispetta le regole, ma l’amministrazione, che dovrebbe dare l’esempio del buon padre di famiglia, viola in primis le più semplici regole di buona educazione e rispetto verso i suoi cittadini anche se, una parte di questi rifiuti si trova su area privata. Taglio del verde, pulizia delle strade e rimozione dei rifiuti abbandonati. In sintesi, la gestione del cosiddetto «decoro urbano». E’ uno dei primi settori insieme al piano parcheggi su cui si sarebbe dovuto intervenire. Dal centro alle periferie, dai marciapiedi alle aiuole fino ai cimiteri e non servono più droni per averne contezza”, conclude. 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner