di LORENZO FAZIO
Una storia di fede, di amore e di meravigliosa presenza che si rinnova nel tempo e nella storia. Gesù, il Signore della vita e della storia, ancora e sempre presente in mezzo noi, in particolar modo nell’Eucarestia, segno tangibile di questa Sua presenza. Nel corso del tempo nella storia della Chiesa Cattolica si sono susseguiti tanti miracoli eucaristici, reali e ad oggi ancora visibili in Italia e nel mondo ma soprattutto riconosciuti dalla Santa Sede, dopo attente e ripetute verifiche. Anche a Catanzaro un episodio non poco rilevante è avvenuto qualche anno fa, anno del Signore 2015, nella parrocchia San Pio X nella zona nord del capoluogo calabrese. La mattina del 12 agosto, nel giardinetto distante pochi metri dalla Chiesa di via Broussard, venne ritrovata un’ostia consacrata dopo il furto sacrilego avvenuto nella notte da parte di ignoti. Quest’ultimi dopo aver asportato dall’abside il tabernacolo, lo distrussero e lo scaraventarono nel dirupo del giardinetto, dopo aver rubato la pisside che conteneva l’unica Ostia consacrata. Fu recuperata da Mons. Francesco Isabello, tutt’ora parroco della comunità di San Pio X e delegato del clero per l’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace. La notizia fu resa nota pubblicamente anche da un noto quotidiano del sud a seguito della vicenda. All’epoca, su viva esortazione del vice parroco in quel periodo Don Andrea Perrelli, anche se la Particola si presentava un po' sporca di fango, si pensò bene di custodirla. In un successivo momento e precisamente il 14 settembre 2017 (giorno in cui la Chiesa universale festeggia l’Esaltazione della Santa Croce), durante la Santa Messa vespertina e alla presenza del responsabile del gruppo degli Adoratori Eucaristici Franco Borgese e dell’assemblea parrocchiale, il parroco don Franco Isabello pose il sigillo con cera di Spagna sopra i laccetti rossi che annodavano il piccolo ostensorio dentro il quale viene, ad oggi, custodita l’Ostia consacrata. Porla in un ostensorio sembrò il minimo segno per tributare maggiore rispetto per custodirla come atto di riparazione. A motivo della sua dimensione si dovette incastonare in un tondo di vetro, prima di chiuderla nella teca con appositi laccetti rossi di cotone che furono a loro volta annodati e serrati con fermagli dorati. A ricordo dell’avvenuto furto, alla base dell’ostensorio, venne applicata una targhetta di ottone. Don Isabello, dopo aver apposto il sigillo in cera, rese grazie al Signore per il dono dell’Eucaristia all’umanità e congedò i presenti con la Benedizione Eucaristica. In piena comunione con la propria Chiesa particolare, fu premura di don Franco Isabello informare degli avvenuti fatti l’Arcivescovo in carica Mons. Vincenzo Bertolone, che guidò l’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace da marzo 2011 a settembre 2021. Dopo questi avvenimenti, ogni anno il 12 agosto nella parrocchia di San Pio X, per volontà di don Franco Isabello, si svolge l’Adorazione Eucaristica e la Santa Messa proprio in riparazione di questo atto sacrilego, e ciò è avvenuto anche nel pomeriggio di sabato. Ancora oggi dopo otto anni l’unica Ostia consacrata ritrovata si conserva integra nella forma, nel colore e nella consistenza. Al cuore dei fedeli e dei credenti tutto ciò è meraviglioso segno di presenza viva e vera del Signore nell’Eucarestia, come Egli stesso ci ha detto e la Santa Chiesa tramanda nei secoli. L'Eucarestia non è solamente qualcosa di simbolico. Gesù dice: "Io sono il pane disceso dal cielo; chi mangia di questo pane vivrà in eterno; chi mangia il mio pane a beve il mio sangue avrà la vita eterna e abiterà in me e io in lui". Non sono delle espressioni figurative ma bensì una verità tanto che la Chiesa Cattolica nasce proprio intorno all’Eucarestia. Cristo ha comandato ai suoi discepoli: "Fate questo in memoria di me". E da allora tutti coloro che credono in lui lo hanno fatto: celebrando l'Eucarestia, cambiando il pane e il vino nel Corpo e Sangue del Signore così che il Buon Pastore possa continuare a nutrire il suo gregge. Ciò che è avvenuto nella Parrocchia San Pio X di Catanzaro, così come in tante altre parti del mondo che ne danno testimonianza, ha dello straordinario e racchiude il mistero della fede. E’ un segno di speranza e di fede da tramandare perché, come disse il cardinale statunitense Sean Patrick O’Malley, “L'Eucarestia ci dà la forza di affrontare le sfide della vita e di essere consapevoli dell'amore di Dio per noi“.
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