di RINO RUBINO
C’era una volta una squadra calabrese che quando scendeva in campo metteva i brividi pure alle grandi. Vinceva e convinceva, per diversi lustri ha dettato legge nel calcio calabrese mettendo da parte un numero imprecisato di ricordi da consegnare alla storia. Quella e questa squadra si chiama Catanzaro.
Ultimamente ogni anno all’inizio del campionato suonava sempre la solita cantilena “Quest’anno è l’anno buono” che successivamente si trasformava in “Sarà per l’anno prossimo”.
Quando è cominciato questo ennesimo campionato di LegaPro, ho avvertito subito quella sensazione che stesse per accadere qualcosa di straordinario, qualcosa che rimarrà nella storia e così è stato.
Una città, una maglia, un popolo intero, bambini, padri, nonni, sorelle, madri, generazioni diverse che custodiscono silenziosamente un sogno comune.
Adesso siamo al punto che questo sogno diventi realtà. Ne abbiamo bisogno, noi tifosi, la città.
Ieri sera abbiamo giocato un derby (così lo chiamano a Crotone, ma da noi mai riconosciuto) e tutta Italia ha ammirato e potuto vedere la differenza tra le due squadre.
La tifoseria giallorossa purtroppo non é potuta essere presente, ma alla fine i nostri giocatori simbolicamente sono andati sotto la curva vuota degli ospiti a ringraziare, un’ennesima dimostrazione che la classe non è di tutti.
Sono quei momenti che ricorderai per sempre, maggiormente se immortalati, ancora di più se ami i colori giallorossi fin da bambino fregandotene del calcio dei “grandi”.
La mia storia inizia agli inizi degli anni 70 e i ricordi ritornano alla mente: arrivi allo stadio Nicola Ceravolo e lo speaker annuncia le formazioni. Inizi a sentire quei cognomi che ti rimarranno impressi per sempre! Mammì, Palanca, Corona, Iemmello solo per citarne qualcuno perché sarebbe troppo lungo fare l’elenco ed allora ringrazi DIO per averti dato la possibilità di queste godurie terrene.
Il Catanzaro non è una squadra di calcio, il Catanzaro è un sentimento lungo quasi 100 anni, è un moto d’orgoglio che unisce generazioni tra le più disparate. Sotto il suo vessillo hanno gioito tutti i calabresi, nessuno escluso. Il Catanzaro è stato e sarà per sempre un fremito che non passa quando a un gol segnato, a una vittoria sofferta o meno, abbracci forte il vicino che non conosci, nel momento in cui ci rassomigliamo di più.
Il Catanzaro è una favola (come cantava Vasco Rossi), per questo Catanzaro non esistono più aggettivi, penso che l’Istituto Treccani debba inventarne qualche altro.
In questo campionato non abbiamo assistito a delle semplici partite ma ogni domenica un autentico spettacolo stracciando record su record anche a livello europeo, quest’anno andare allo stadio è stato ed è una gioia. Per studiare come si gioca a calcio basta vedere attentamente una partita dei giallorossi, di questa squadra che senza ombra di dubbio, è il più forte Catanzaro mai visto.
Negli anni passati si parlava con ammirazione del Barcellona di Pep Guardiola, ebbene questo Catanzaro non ha nulla da invidiare a quella squadra, anzi…
L’attuale campionato rimarrà nella storia della nostra gloriosa squadra e per finire: Mamma Cinema!
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