Catanzaro, rischio sversamenti reflui fognari vicino al depuratore: lavori in somma urgenza da 200mila euro

La Giunta comunale ha qualche giorno fa approvato la perizia giustificativa che avalla l'affidamento diretto deciso ad agosto per un danneggiamento che ha portato alla sostituzione di un tratto della condotta fra l'impianto di sollevamento del Corace e il depuratore

Falle, malfunzionamenti e rotture. Il sistema depurativo di Catanzaro è da anni uno dei principali problemi (irrisolti) della città. Qualche giorno fa ha fatto rumore la notizia di un'inchiesta legata a presunti scarichi abusivi nel fiume Corace (LEGGI QUI).

Nell'ultima seduta della Giunta comunale, riunitasi lo scorso 9 novembre, proprio a causa del rischio sversamenti di reflui fognari nel tratto tra l'impianto di sollevamento al Corace e il depuratore a Verghello, ha approvato una perizia giustificativa. Di cosa si tratta? Dell'atto amministrativo che avalla l'affidamento in somma urgenza di lavori per circa 200 mila euro all'associazione temporanea di imprese (ATI) che gestiscono, per conto di Palazzo De Nobili, la rete fognante. 

Quando era emerso e in cosa consisteva il rischio sversamenti? Leggendo gli atti comunali, il responsabile della rete fognante, lo scorso 19 agosto, chiedeva all'ATI di effettuare una ricognizione dell'area. Sul posto è stato riscontrato "che il tratto di condotta premente proveniente dall’impianto di sollevamento “Corace” risultava danneggiato in corrispondenza del plinto di fondazione del viadotto “Nalini” e - si legge ancora nel documento - a seguito del sopralluogo si accertava che i lavori necessari e urgenti, consistevano nella sostituzione di un tratto di circa 70 mt di condotta previa realizzazione di un impianto provvisorio (by pass) per consentire il pompaggio dei reflui ed il trasporto con autospurgo in testa all’impianto di depurazione". 

Questi passaggi fanno parte del verbale di somma urgenza, scritto a penna, e protocollato il 20 agosto e con cui appunto si è azionato l'affidamento diretto da poco meno di 200 mila euro.  (g.r.)

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