Catanzaro, Rizza: "L'Amministrazione comunale faccia chiarezza sul futuro del centro storico"

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Roberto Rizza
  17 luglio 2024 12:44

di ROBERTO RIZZA

L'amministrazione comunale faccia chiarezza sul futuro del centro storico. Dal programma elettorale alle giornate di informazione, passando per l'istituzione annunciata e poi revocata dell'isola pedonale. Quale programmazione ad oggi in agenda? Senza programmazione ogni azione rischia di tradursi in una testimonianza vana.


La rigenerazione ed il futuro del centro storico di Catanzaro devono essere parte integrante di un’idea di futuro dell’intera città e del ruolo che si vuole riconoscere a tutti i suoi quartieri, alle loro relazioni ed interdipendenze. Senza questo obiettivo ogni azione verso l’auspicato e auspicabile rilancio del centro storico rischia di tradursi in una testimonianza vana all’interno di un territorio che, con il passare del tempo, assumerà ancora, come purtroppo accaduto fino ad oggi, altri e non governati orizzonti.
Anche per questo motivo, dopo due anni dal proprio insediamento, l’amministrazione comunale dovrebbe fare chiarezza sulle dinamiche urbane ed economiche in programma per il centro storico.
Purtroppo, di fatto, il centro storio della nostra città continua ad essere caratterizzato da una serie di provvedimenti che fanno certamente registrare alcuni passi in avanti ma non una vera inversione di rotta rispetto al più recente passato. La buona fede da parte di chi amministra oggi la cosa pubblica della città è certamente un principio fondamentale per un buon governo del territorio e ha fino ad ora avuto il merito di aver spronato e rilanciato tante iniziative private, ma ora non è più sufficiente. Oggi servono decisioni per creare un centro storico finalmente organizzato, strumenti per chi vuole investire, metodi di condivisione e coinvolgimento nelle scelte più importanti per gli attori commerciali della zona storica, e fattori di attrazione territoriale per i cittadini residenti e non.
Sono riflessioni che tornano puntuali anche oggi: dopo le celebrazioni per San Vitaliano e le recenti e prossime iniziative culturali promosse dal mondo dall’associazionismo, nel corso di una stagione che ancora non registra il cambio di abito estivo del centro storico, e alla vigilia di un inverno che si prospetta, soprattutto per i commercianti della zona, difficilissimo.
Nel merito, ad oggi, possiamo distinguere diverse tappe vissute dell’amministrazione comunale. La prima è rappresentata dal programma elettorale poi trasformatosi nelle linee programmatiche deliberate dal consiglio comunale, la seconda è rappresentata dall’annuncio prima e dalla retromarcia poi sull’isola pedonale che sarebbe dovuta entrare in vigore dallo scorso primo maggio, la terza è rappresentata dalle giornate di (in)formazione e ascolto, dal titolo “la mobilità nell’economia del centro storico”, promosse nell’ambito della programmazione strategica per l’economia urbana. Tappe fino ad ora percorse, con ruoli di responsabilità poco definiti tra funzioni assessorili e consiglieri delegati, sulle quali ora la città attende chiarezza.
Oggi l’attuale situazione di incertezza sui provvedimenti più importanti: pedonalizzazione, mobilità, università, decoro urbano, regolamento commerciale, rende particolarmente problematica la sintesi di proposte e poco chiaro il prossimo futuro.
Mi trovo dunque a ripetere, con convinzione, quanto sempre pensato, scritto e detto.
Per rilanciare il nostro centro storico è necessario fare quello che fino ad oggi non è mai stato fatto dalle amministrazioni precedenti: riscoprire la sua identità dimenticata, valorizzare gli sforzi degli imprenditori che nonostante le condizioni degli ultimi anni hanno deciso di rischiare nella zona, stimolare le migliori energie della città, scrivere regole semplificate e chiare di lavoro e convivenza per imprenditori, residenti e fruitori, programmare interventi urbani scientificamente studiati e organizzare iniziative di partecipazione ben pensate.
Occorre pensare al futuro dell’isola pedonale che non può certamente essere la stessa che abbiamo vissuto fino ad oggi, capire che tipo di servizi poter organizzare e renderli fruibili con regolarità (funicolare, trasporti, parcheggi), regolamentare la movida prima che si trasformi ancora una volta in un problema (con il dubbio che non sia già una occasione persa), regolamentare una volta per tutte le disposizioni per le attività economiche (regolamenti, occupazioni), accompagnare il nostro centro con una comunicazione professionale.

Sono convinto che tutto il territorio del centro storico di Catanzaro debba essere interpretato come un insieme sistematico di risorse, sede di attività e interrelazioni e che l’agognato sviluppo non sia una chimera irraggiungibile ma solo il frutto di studio fattivo, analisi costruttiva e impegno costante.

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