di PAOLO ROSI*
"La notizia della presenza, nei giorni 11 e 12 settembre, della commissione ACES Europe, che viene in Città per verificare la candidatura alla nomina di Città europea dello sport 2023, non fa che rendere felice un’intera comunità. È una grande opportunità, sia di immagine che di fondi economici, che Catanzaro può avere. In effetti il nostro territorio si presta al “Turismo sportivo” per almeno dieci mesi, grazie alla conformazione del nostro territorio e del micro clima presente. Abbiamo la montagna, la collina, la pianura e il mare, elementi essenziali per sviluppare tutte le tematiche sportive.
La nomina di Catanzaro Città europea dello sport 2023 darebbe anche un grande riconoscimento a tutte quelle associazioni sportive dilettantistiche che, giornalmente tra mille difficoltà, conducono un ruolo importante per la crescita psico fisica e motoria dei nostri ragazzi. È grazie a loro che tanti bambini soddisfano i loro sogni facendoli rimanere lontano dalle tante devianze che presenta la nostra società. Grazie all’attività di base le nostre federazioni possono espletare i loro campionati e far si che possano nascere i futuri campioni, utili alle squadre nazionali ma soprattutto i futuri cittadini del domani.
Oggi ci apprestiamo ad un grande evento in zona bianca, la maggior parte dei ragazzi si stanno vaccinando e moltissime Società sportive possono rispettare le norme anticovid. Tutte le normative del ministero della salute e delle federazioni sportive non vietano l’attività sportiva, anche quella di contatto, perché si è capito, in questo momento, l’importanza della socializzazione e della prevenzione per la lotta delle malattie generate dalle attività sedentarie. Se tutti esortano questo, perché il Comune di Catanzaro non concede gli spazi delle palestre alle Società che ne hanno fatto richiesta, in base al regolamento comunale? Perché l’amministrazione comunale che guida la Città di Catanzaro non si assume questa responsabilità politica?
Molte sono le Società pronte all’acquisto del macchinario per la sanificazione degli spazi ma, ancora non si ha nessuna risposta da parte della politica. Il mio desiderio, quale presidente di una piccola associazione sportiva, sarebbe quello di aprire un tavolo di confronto tra tutti gli attori dello sport dilettantistico e l’amministrazione di Catanzaro, in modo da trovare, insieme, un percorso comune.
Se questo non accadesse, tantissime asd saranno costrette a chiudere e non sarà il fallimento di ogni singola Società ma, il fallimento di una intera comunità che non tiene conto dell’importanza dello sport di base e dei loro piccoli partecipanti".
*Presidente ASD Pink Basket Catanzaro
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