Catanzaro, Rubino e De Filippis a Serò: "Sulla 'vicenda' Upis, ambiguità e intrecci opachi"

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"Trasparenza, legalità e rispetto delle istituzioni non possono essere compromessi da ambiguità e intrecci opachi"

  22 luglio 2025 12:23

"Catanzaro si trova di fronte all’ennesima vicenda che rischia di minare la credibilità delle istituzioni cittadine. Le recenti rivelazioni che coinvolgono il consigliere comunale Raffaele Serò e l’associazione “Uniti per il Sociale” (UPIS) impongono una riflessione seria e senza sconti. Se quanto emerso dovesse trovare conferma, ci troveremmo di fronte a un comportamento non solo politicamente scorretto, ma potenzialmente lesivo della legge, dei principi di trasparenza amministrativa e del rispetto dovuto al mandato elettivo.

Le accuse mosse — e documentate da una comunicazione ufficiale indirizzata al Comune, inviata tramite la PEC dell’associazione e sottoscritta direttamente dal consigliere Serò — sono gravi: configurano un possibile conflitto d’interessi e un uso improprio della funzione pubblica. È bene ricordare che la normativa vigente vieta in modo categorico a consiglieri comunali di richiedere o beneficiare, anche indirettamente, di fondi pubblici destinati a enti o associazioni a loro riconducibili.

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Questa vicenda, che vede un consigliere comunale di maggioranza firmare atti per conto di un’associazione che riceve contributi pubblici, rappresenta uno scandalo istituzionale che non può essere ignorato né minimizzato. Ancora più allarmante è l’atteggiamento di chi, invece di chiarire, tace. La maggioranza consiliare appare incapace di esprimere una posizione netta, rifugiandosi in un silenzio che suona come complice.

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Inoltre, lascia sconcertati l’evidente confusione di ruoli dimostrata dal consigliere Serò, che chiede agli uffici comunali informazioni elementari sul territorio che lui stesso è chiamato ad amministrare. È legittimo domandarsi se chi siede nei banchi del Consiglio abbia piena consapevolezza dei doveri istituzionali che derivano dalla carica.

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Questa vicenda impone una risposta chiara e immediata. Non bastano giustificazioni vaghe o silenzi strategici. Servono assunzioni di responsabilità.

In questa sede si pongono pubblicamente alcune domande a cui è doveroso fornire risposte chiare:

1. Il Sindaco e la Giunta erano al corrente della stretta relazione tra il consigliere Serò e l’associazione UPIS? Hanno verificato chi fosse il reale gestore dell’associazione prima di erogare fondi pubblici?


2. I soci e il Presidente dell’associazione UPIS erano a conoscenza del fatto che il consigliere Serò utilizzasse la PEC ufficiale dell’associazione per firmare richieste in prima persona? Sono consapevoli delle possibili ricadute legali, anche civili e penali, derivanti da questa gestione anomala?

3. Cosa ha da dire il consigliere Raffaele Serò rispetto a questo fatto gravissimo? Conferma di essere lui il gestore di fatto dell’associazione UPIS? È consapevole di essere in pieno conflitto d’interessi? Come giustifica l’uso diretto della PEC associativa per interlocuzioni istituzionali?


4. Il Presidente dell’associazione UPIS è informato del fatto che il consigliere comunale, in violazione delle norme sul decoro e sull’imparzialità della pubblica amministrazione, ha utilizzato il nome dell’associazione esponendola a potenziali responsabilità anche giudiziarie?

In attesa di chiarimenti ufficiali, appare evidente che la posizione del consigliere Serò, per quanto già emerso, è incompatibile con ogni principio di buon governo. Chi siede nelle istituzioni ha il dovere di servire la comunità con integrità e trasparenza, non di agire nell’ombra intrecciando ruoli pubblici e interessi privati.

Catanzaro ha bisogno di una politica pulita, limpida, immune da ambiguità. Non è più tollerabile assistere a questo tipo di gestione opaca che avvelena il rapporto tra cittadini e istituzioni. Se confermate, le condotte del consigliere Serò non lasciano spazio a compromessi: la sua permanenza in Consiglio Comunale sarebbe un’offesa al principio stesso di rappresentanza democratica".

E' quanto scrivono, in una nota, Antonio De Filippis Coordinatore Calabria Azzurra e Manuel Rubino coordinatore cittadino Forza Italia Giovani Catanzaro.

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