Catanzaro saluta Maria Pansini, il sacerdote: “Chi ha responsabilità avrà la vita macchiata di sangue”

Una chiesa gremita oggi pomeriggio ha salutato per l’ultima volta Maria Pansini, la capotreno di Catanzaro deceduta nell’incidente ferroviario martedì scorso a Corigliano - Rossano. 

Al funerale ci sono tutti: autorità politiche, civili, militari, tanti amici, i familiari e decine e decine colleghi di lavoro che a fine della cerimonia hanno omaggiato Mariella con l’ultimo fischio, il gesto usato dai ferrovieri per richiamare l’attenzione. 

Al centro della chiesa di Santa Teresa del Gesù in località Giovino c’è la bara, semplice, con un berretto delle Ferrovie dello Stato a ricordare la missione e il lavoro di “Mariella”, come tutti la conoscevano. 

Parole dure e dirette sono pronunciate dal sacerdote, don Ivan Rauti, che conosceva Mariella e durante la cerimonia racconta le ultime conversazioni con lei. Durante l’omelia non le manda a dire a chi dovrebbe intervenire per evitare le morti sul lavoro, a chi forse ha su di sè qualche responsabilità nei confronti di chi per svolgere il proprio dovere non ritorna più a casa: “Una morte assurda. Qualcuno deve fare i conti con la propria coscienza e con le proprie responsabilità. Se qualcuno non ha fatto il proprio dovere, non ha comunicato per tempo ciò che era dovuto in relazione a quel passaggio a livello, avrà la vita macchiata di sangue”.

Un ricordo commosso anche da due suoi colleghi delle Ferrovie dello Stato che hanno augurato “Buon viaggio” a Mariella. L’ultimo. 

Valeria, la figlia della capotreno, ha letto una lettera per ricordare sua madre: “Non potevo desiderare una mamma migliore. Il mondo ha perso una persona speciale”. 

Tra le autorità presenti, il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, il presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso, il prefetto di Catanzaro Enrico Ricci, la vice sindaca Giusy Iemma, l’assessore all’Istruzione Nunzio Belcaro, i consiglieri comunali Fabio Celia e Igea Caviano.

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