"Cosa risponderà oggi l’Asp di Catanzaro ai tanti dipendenti della clinica Sant’Anna Hospital che ormai tornato, come un appuntamento fisso, a protestare davanti agli uffici di Catanzaro in Via Vinicio Cortese? Ci saranno i commissari o saranno nel loro buen retiro – per presunti motivi di ordine pubblico - di Lamezia Terme? Cosa risponderanno gli ex prefetti infallibili che stanno inchiodando, senza un preciso motivo, le speranze di salute dei calabresi?" - Scrive così Alfredo Serrao, presidente dell'associazione "I Quartieri, in una nota che prosegue:
"Quale sarà la risposta che sapranno, anzi che ora dovranno necessariamente dare ai tanti pazienti attualmente ricoverati nella clinica di Catanzaro in attesa di un intervento, magari salvavita? Li dovranno dimettere loro, perché è loro la responsabilità e dovranno contestualmente, mandando le ambulanze si spera con i medici in dotazione, trasferirli in altre strutture, magari al Policlinico Mater Domini o al GOM di Reggio Calabria o fuori regione, pagando così la mobilità passiva, garantendo agli stessi tempi immediati e certi di intervento e la stessa qualità di risposta.
Sarà il dottore Ilario Lazzaro, direttore sanitario dell’Asp di Catanzaro ad assumersi la responsabilità del rischio vita nell’eventuale trasferimento dei pazienti del Sant’Anna Hospital in altre sedi e, magari anche di quelli difficilmente trasportabili? Sarà il dottore Francesco Marchitelli come direttore amministrativo a firmare per eventuali extra-costi giustificando anche possibili aumenti della migrazione sanitaria o dei compensi da pagare, vedremo come, ad altre strutture, lui che ha già la valigia pronta per destinazione Cosenza?
Cosa dice la politica? Quella cittadina troppo impegnata nelle passerelle e nella campagna elettorale che ormai tace distrattamente e colpevolmente, ma che plaude al ritrovato accordo con i consiglieri delegati? E, l’opposizione cosa farà, ammesso che ancora esista al netto di veline stampa incomprensibile e mancanti di coraggio, hanno perso per strada il cuore di leone? In ultimo cosa dice la politica regionale che si appresta alla nuova campagna elettorale? Tace come fa la deputazione calabrese da sempre impegnata nelle “vacanze romane”?
Cosa diranno tutti ai catanzaresi ed ai cittadini calabresi, che fra qualche minuto potrebbero avere necessità per salvarsi la vita di un centro specializzato di cardiochirurgia facilmente accessibile sul territorio che con consumata irresponsabilità si vuole fare chiudere, perché la fatalità è sempre dietro l’angolo e nessuno può mai dire: a me no!
Noi aspettiamo di capire, valutando quanti di questi attori hanno ancora il coraggio di frugare nelle tasche delle loro anime, ma contestualmente chiederemo attraverso un esposto alla Magistratura di Catanzaro di verificare i termini di eventuali responsabilità. L’interruzione di un pubblico servizio e l’attentato alla salute pubblica, perché così si chiama.
Il tempo della filosofia è finito ed anche il Commissario ad Acta, dott. Guido Longo deve applicare i poteri a lui delegati, chiedendo l’immediato intervento della Guardia di Finanza da dislocare militarmente in tutte le Asp territoriali e nelle Aziende Ospedaliere per capire come viene impegnata la spesa, ma in particolare, visto che sono i calabresi a pagare, delineare i confini di un debito non conosciuto e nascosto dietro i bilanci fantasy, che vengono bocciati come avvenuto proprio con l’Asp di Catanzaro".
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